mercoledì 12 luglio 2023

#TheBeatles: Octopus's Garden

Nessun errore grammaticale, il titolo della canzone è questo e ce lo teniamo. E per ridere, vi citiamo un discorso tra Frè e Silvia:

Frè: Ma come parlavano quei quattro ad Amburgo? Già inglese? L’inglese era già così conosciuto?
Silvia: Beh, Paul ha detto che parlavano tedesco perché lui lo sa parlare.
Frè: Come sa parlare l’inglese?

Comunque, oggi vi parliamo di Octopus’s Garden una canzone dei Beatles scritta da Ringo. E no, non stiamo scherzando, è proprio scritta da Ringo, con l’aiuto di George Harrison. Quest’ultimo la definì molto profonda, aggiungendo che Ringo sapeva scrivere “canzoni cosmiche” senza rendersene conto.

Il brano esce nel 1969, nell’album Abbey Road e col senno di poi, dopo aver visto anche il docu-film Get Back, siamo molto d’accordo con George. 

martedì 11 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: Macchine mortali su PrimeVideo

Film del 2018, diretto da Christian Rivers: Macchine Mortali è arrivato in questi giorni su PrimeVideo. Abbiamo, così, avuto modo di recuperarlo e di farci un’idea su una pellicola abbastanza criticata. 

Siamo all’interno di un futuro distopico post-apocalittico. Lo stile è quello steampunk, ovvero quella realtà in cui il vapore la fa da padrone. Le tecnologie del ventunesimo secolo sono ritenute rare, anche perché si sta cercando l’accesso a degli strumenti che sono vere e proprie armi di distruzione di massa. 
I territori sono principalmente divisi tra “stazionari” e “nomadi”, una situazione che cerca di sopperire ai continui terremoti, eruzioni vulcaniche e sconvolgimenti geologici. La guerra del ventunesimo secolo ha portato l’umanità sull’orlo dell’estinzione. Dopo più di mille anni, i due nuovi modi di vivere iniziano a contrapporsi in vere e proprie fazioni politiche: il movimento antitrazionista si oppone al mantenimento delle città trazionate, le quali consumano grandi quantità di risorse. 

#Libri: Weyward

Emilia Hart solletica le nostre menti e anime dandoci un romanzo tutto al femminile, dove realtà e magia si intrecciano assieme ai fili sottili del tempo, così sottili che sentiamo vera la teoria della sua illusione.

Con “Weyward” affrontiamo la vita di tre donne in tre epoche totalmente differenti, tutte (e più) unite dal saldo legame matriarcale e di un potere che si trasmette di madre in figlia.  

lunedì 10 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: Da Grandi - Recensione

Da qualche giorno, su Prime Video, è disponibile allo streaming: “Da Grande”, film liberamente ispirato alla pellicola con Renato Pozzetto del 1987. Fausto Brizzi firma la storia di Marco, nove anni, che insieme ai suoi amichetti è costretto a vivere una strana trasformazione. Il nome è lo stesso del personaggio interpretato da Pozzetto, ma la narrazione si estende anche a Tato, Serena e Leo

I quattro ragazzini, dopo aver espresso il desiderio di diventare grandi, si svegliano mostrando l’età dei loro genitori. Tato (Paolo Kessisoglu), Leo (Luca Bizzarri), Serena (Ilenia Pastorelli) e Marco (Enrico Brigano) sono, dunque, costretti a scappare, ma ben presto verranno ritenuti responsabili del rapimento dei loro bambini. Dovendo confrontarsi con questa nuova avventura comprendono che l’essere grandi non è così bello come loro possono immaginare. 

#Racconti: Esperimento Primo Livello

Nell’Oltre nessuno ha nomi, volti o corpi. Non esistono lingue, tanto meno toni o emozioni. Si comunica attraverso le vibrazioni ma è praticamente impossibile poterle descrivere in quanto non esiste nel vocabolario e nell’immaginario umano qualcosa che anche solo si avvicini a certi concetti.

Quanto segue, quindi, è scritto in modo tale da essere comprensibile a voi umani. I nomi sono inventati, ma prendete il tutto come se fosse un’opera di fantasia. Com’è che dite quando volete lavarvene le mani? Ogni riferimento a fatti, cose, persone e situazioni è puramente casuale.

Non lo è mai.  

venerdì 7 luglio 2023

#Arte: La Verità

La Verità è una scultura in marmo di Gianlorenzo Bernini ed è possibile ammirarla all'interno della Galleria Borghese a Roma.

Salta subito all’occhio che l’opera non sia mai completata, come se la forma non fosse mai uscita totalmente dal marmo.

L’opera rappresenta una donna che perde le vesti, metaforicamente questa figura incarna la verità, da qui il titolo dell’opera.

Nei disegni preparatori, Bernini mostrò che nella scultura, una volta completata, avrebbe dovuto esserci anche Crono, ossia il tempo, colui che avrebbe dovuto tirare via il velo alla verità.

#Cinema&SerieTv: È colpa mia? - Recensione

“È colpa mia?”
è arrivato su PrimeVideo lo scorso 8 giugno e, dopo averlo annunciato sui nostri social, abbiamo deciso di vederlo proprio in questi giorni. Il pubblico lo ha particolarmente apprezzato quindi, spinti dalla curiosità, non potevamo esimerci dal recensire l’ennesimo teen drama.

Dopo aver visto “Uno splendido disastro” da questo tipo di film ci aspettiamo un po’ qualsiasi cosa. Diciamo che qui facciamo un saltino in più, considerato lo svolgimento dei fatti rispetto alla pellicola su citata, ma restiamo comunque in quella marea pronta per essere semplicemente consumata e dimenticata. È colpa mia si inserisce, dunque, in tutte quelle storie che potremmo definire i precursori (per fascia d’età) degli Harmony tanto amati dalle lettrici più mature. Abbiamo i soliti enemy-to-lover che amano l’ebbrezza delle corse in auto e le scazzottate al chiaro di luna. Il soft porn è dietro l’angolo, ma il tutto è coniugato da risatine e da ammore.