sabato 1 ottobre 2022

#Pensieri: Tu non esisti

Nel 2017 Marco Masini fece uscire il brano “Tu non esisti”, contenuto nell’album “Spostato di un secondo”, che prende il nome dal brano che portò a Sanremo dello stesso anno, arrivando dodicesimo. Dire che mi sono da subito innamorata, di “Tu non esisti”, è dire poco. Come mi capita per molte canzoni che poi faranno parte della mia vita, l’ho praticamente dimenticata, per riscoprirla qualche mese dopo, quando uscì in duetto assieme a Fabrizio Moro. In un certo senso, è come se al mio inconscio servisse il tempo necessario per processarla.

Non è facile scrivere questo articolo, ma oggi sono in vena di scritture difficile. “Tu non esisti” parla di un amore finito, e fino a qui è abbastanza ovvio. Peccato che io la dedico al mio più grande amore, a quello che non sono mai riuscita a lasciare andare, a quello che appartiene al passato, sì, ma di una vita precedente.

venerdì 30 settembre 2022

#Racconti: Diversamente Favola

Voce Narrante: C’era una volta una principessa imprigionata nel suo castello che aspettava da lungo tempo l’avvento del principe azzurro e…

Spettatore: Ma no! Che cos’è questo cliché! E poi è alquanto sessista far ricoprire alla donna sempre il ruolo della vittima da salvare.

Voce Narrante: C’hai pure ragione, riproviamoci…

Spettatore: E mi raccomando, se vuoi raccontare una favola non farla troppo distante dalla modernità.

Voce Narrante: Pure questo… aspetta che penso qualcosa…

#Pensieri: Ombra custode

L'ombra nera mi guarda, è leggermente inquietata per il fatto che io possa vederla, ma continua comunque a guardarmi e forse si sente in colpa. È inutile che chiedo cosa voglia da me, tanto non mi risponde e non possiamo capirci. Penso voglia solo minacciarmi, ma da quanto capisco può fare poco nella sua condizione.

giovedì 29 settembre 2022

#Costume&Società: L'abitazione come museo

Qui è dove inizia e finisce la giornata di ogni persona che ha la fortuna di poter contare su di un tetto sulla propria testa.

Nasce e muore il giorno, l’inizio e la fine dell’oggi.

Ormai è un ambiente così famigliare che quasi non ci sembra più neanche separato dal nostro corpo.

Il nostro ambiente e la nostra casa (e per molti anche il proprio quartiere) sono parti integranti di noi, dell’esperienza solida che si è stabilizzata nel nostro stato mentale.

Ma è tutto così naturale ormai, tutto così ordinario. Quel mobile posizionato vicino l’ingresso, l’orientamento del letto e della scrivania. Le cose sistemate sistemicamente secondo il nostro ordine mentale, l’ordine tutt’altro che aleatorio degli oggetti che occupano quello spazio con una naturalezza inaudita.

Quanto di questo può rivelare il nostro quieto (o inquieto) vivere ?

#Anime: Dragon Ball Super Hero

Ammettiamo la nostra colpa: quando abbiamo partecipato all’anteprima stampa del nuovo film anime “Dragon Ball Super Hero”, ci siamo seduti in sala con qualche remora. Il suo predecessore, “Dragon Ball Super Broly”, non ci era piaciuto particolarmente: troppo veloce, troppo semplicistico, più in linea con la saga di Dragon Ball Super che con quelle vecchie (Dragon Ball e Dragon Ball Z) a cui eravamo abituati. Secondo il nostro punto di vista, infatti, non faceva onore alla memoria di noi che negli anni Novanta pranzavamo e guardavamo le avventure di Goku e amici (con tanto di titoli che “spoileravano” come andavano a finire le puntate). Nonostante tutti i preconcetti, però, siamo usciti dalla sala soddisfatti e da oggi questo nuovo film anime è disponibile al cinema. Cercando di non fare spoiler, vediamo insieme i pro e i contro del nuovo prodotto di Akira Toriyama.

mercoledì 28 settembre 2022

#Metafisica: Il linguaggio della Terra

Pochi mesi dopo aver iniziato il nostro cammino spirituale, Renato Zero ha pubblicato “Zerosettanta”, dove è contenuto il brano: “Il linguaggio della Terra” (2020). Ricordiamo ancora la prima volta che abbiamo ascoltato il brano, in maniera del tutto casuale, per quanto possa esistere davvero “il caso”: dovevamo metterci a scrivere e alla radio passò il brano. Solitamente abbiamo l’impulso di spegnere la musica, se passa qualcosa che non conosciamo e stiamo scrivendo, ma quel giorno abbiamo sentito il bisogno di fermarci e ascoltare attentamente.

Non vi neghiamo che ci siamo messe a piangere. Oggi vogliamo parlarvi del testo, ovviamente facendo riferimento a ciò che abbiamo appreso in questi due anni.

#Racconti: What about the night we cried?

Attenzione: il racconto è da considerarsi una fan-fiction a tema McLennon. Ciò che qui è scritto è frutto della fantasia dell’autrice e non ha niente a che vedere con la realtà dei fatti. (Forse, chissà.) No, seriamente, non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. (Per quanto ne possiamo sapere…) Vabbè, per questioni legali, ripetiamolo insieme: non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti.