giovedì 30 giugno 2022

#Personaggi: Mika

Lo abbiamo visto qualche giorno fa alla co-conduzione della sessantaseiesima edizione dell’Eurovision Song Festival insieme ad Alessandro Cattelan e a Laura Pausini ed è uno dei cantanti e personaggi più poliedrici della nostra generazione, senza contare che le sue canzoni sono ormai diventate dei veri e propri inni all’amore e all’inclusione.

Il cantante di cui parleremo oggi è simpatico, brillante ed estremamente intelligente e parliamoci chiaro: crediamo sia proprio questo il motivo se tutti gli vogliamo così tanto bene.

mercoledì 29 giugno 2022

#Arte: Senecio

Dopo aver parlato di Astrattismo e di Kandinskij, oggi vogliamo soffermarci su un altro autore che ha fatto dell’arte astratta il suo stile: stiamo parlando di Paul Klee. Nato a Munchenbuchsee (Svizzera) il 18 dicembre 1879 e morto a Muralto il 29 giugno del 1940, considerava l’astrattismo come un discorso sulla realtà, non tanto una sua riproduzione su tela, al punto che essa doveva essere realizzata come appena accennata, resa nella sua semplicità più banale. Delle opere più iconiche di Klee non possiamo non parlare di “Senecio”, realizzata nel 1922 (quando l’artista aveva quarantatré anni) e a oggi conservato al Kunstmuseum Basel in Basilea (Svizzera). Ma cosa rappresenta questo quadro astratto?

#TheBeatles: Abbey Road

È di sicuro la copertina più conosciuta al mondo, cover di un album storico, così importante per il panorama musicale che non crediamo esistano aggettivi per descriverlo.
Nello scrivere questo articolo siamo divise a metà: da una parte entusiaste, perché profondamente legale alle tracce qui presenti, dall’altra tristi perché il nostro percorso tra gli LP dei Beatles sta giungendo al termine.
Abbey Road” va conosciuto, studiato, amato. Crediamo che nessuno può dirsi amante della musica, della storia contemporanea o della cultura pop se non conosce e apprezza i Beatles, o non abbia – almeno – nella sua collezione questo album.    
Anche perché, diciamoci la verità: tutti hanno ascoltato più di una volta nella loro vita le canzoni qui presenti. Inoltre non è tanto facile – ancora oggi – avere album che sappiano collegare i brani in maniera così armonica e perfetta come succede in questo album.

martedì 28 giugno 2022

#Marvel: Ms. Marvel 1x3

La nostra Kamala Khan è una “destinata”, come preannuncia un po’ il titolo del terzo episodio di Ms. Marvel. Ci addentriamo sempre più nel passato misterioso del bracciale che la nostra protagonista ormai porta al polso da tre puntate. La narrazione, infatti, si è aperta con un flashback ambientato nel 1942, il periodo nel quale l’India era ancora occupata dagli inglesi. Ciò che incuriosisce immediatamente lo spettatore è l’interazione tra la nonna della nostra protagonista e la donna che abbiamo avuto modo di vedere alla fine del precedente episodio. Najma capeggia un gruppo di ricercatori all’interno di un caverna dove riescono a trovare il bracciale.

#Libri: Monogamia

“monogamia
/mo·no·ga·mì·a/ s.f.
1. Unione matrimoniale tra un solo uomo con una sola donna;
2. In zoologia, l’abitudine di alcuni animali ad accoppiarsi e convivere con un solo partner.”


Queste sono le definizioni della parola di origine greca.
Se ci pensiamo bene di per sé la monogamia – tanto quanto la poligamia – nasce come sacra, esattamente come lo sono tutte le cose visibili e invisibili in cui ci imbattiamo giornalmente… ma allora perché ce ne dimentichiamo? E noi per prime, perché ce ne siamo dimenticate per così tanto tempo?
Monogamia” di Sue Miller – che abbiamo avuto il piacere di leggere in anteprima grazie alla Fazi Editore – è uno di quei libri che a noi fa impazzire: un po’ come accade per “Fai bei sogni” di Massimo Gramellini, questo romanzo è semplicemente una storia di vita quotidiana.
Come tante altre, direte voi, e avete ragione, ma questa un po’ come quella raccontata da Gramellini, sa di casa.
E a noi le cose che sanno di casa piacciono da morire, perché sono confortanti e riescono a farci mandare giù quasi senza farci fare capricci delle pillole amare, amarissime.

lunedì 27 giugno 2022

#Spettacolo: il "Dove eravamo rimasti tour" dei Pinguini Tattici Nucleari

Se pensiamo all’indie italiano ci vengono subito una lista infinita di artisti più o meno conosciuti (i rovere, LefrasiincompiutediElena, Franco126, Viito, CIMINI, Margherita Vicario, Ariete, Canova, Gazzelle e tanti, tanti altri) ma comunque non considerati mainstream dal grande pubblico
La mera possibilità di essere mainstream e di ottenere la massima visibilità, è inutile girarci intorno, per un artista arriva tendenzialmente attraverso i talent e i festival; il Festival di Sanremo nel lancio dei cantanti e delle band indie, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto davvero il suo.

Ci ricordiamo tutti della band Lo Stato Sociale (che nel 2018 si è fatta conoscere con “Una vita in vacanza”), di Motta (che nel 2019 si è fatto conoscere con “Dov’è l’Italia”), di Fulminacci, Colapescedimartino e Madame che nel 2021 hanno esordito sul palco dell’Ariston rispettivamente con: “Santa Marinella”, “Musica leggerissima” e “Voce” ma, soprattutto, ci ricordiamo tutti dell’anno in cui Amadeus è sceso in campo alla conduzione e alla direzione artistica del Festival, l’anno in cui è stato deciso di ripristinare la sezione “Nuove Proposte” – assente nell’edizione precedente –, sezione in cui erano presenti artisti indie come Levante (che è salita sul palco con “Tikibombom”), gli Eugenio In Via Di Gioia (che hanno esordito con “Tsunami” e si sono aggiudicati il Premio della Critica “Mia Martini”) e, dulcis in fundo, i Pinguini Tattici Nucleari (che hanno esordito con “Ringo Starr”).

#Cinema&SerieTv: Il flop di Jurassic World III

Durante il periodo della Pandemia, tra le varie produzioni bloccate a causa Covid, Jurassic World è stata una delle pellicole che ha avuto maggiori difficoltà. I post di qualche anno fa parlavano dei blocchi che la troupe ha subito, oppure dei lunghi periodi nei quali gli attori sono stati serrati all’interno del set. Una volta, però, approdato in sala nessuno si aspettava il flop che questa pellicola ha dimostrato di essere.

I reboot, del resto, stanno un pochino perdendo il loro appeal sul pubblico, ma questa è la dimostrazione che solo un ottimo cast non può davvero risolvere la situazione. Siamo, infatti, davanti a un film che non si mostra come la conclusione di un arco narrativo, quanto più come una presa in giro a quanto fatto finora. Jurassic World – Il dominio è dunque la parodia di se stesso e non siamo del tutto sicure che Colin Trevorrow fosse consapevole del risultato che ha inseguito.