venerdì 3 giugno 2022

#Musica: Un chimico

I testi di Fabrizio De Andrè esercitano un profondo fascino su di noi. Del noto cantautore abbiamo già parlato in precedenza, mentre oggi analizzeremo una delle sue canzoni: "Un Chimico".

La canzone è contenuta nell'album "Non al denaro non all'amore né al cielo", e si distingue da quasi tutte le altre tracce per via del tono privo del rammarico e dell'amarezza che è possibile constatare come un elemento prevalente nella raccolta.

giovedì 2 giugno 2022

#Arte: L'assassino Minacciato

Come avrete ben intuito, noi di 4Muses siamo davvero appassionate dell’arte surrealista, soprattutto delle opere di René Magritte. Abbiamo trattato diversi suoi quadri, ma oggi vogliamo focalizzare l’attenzione su un suo lavoro del 1926: “L’assassino minacciato” (“L'assassin menacé”), olio su tela ad oggi esposto nel Museum of Modern Art di New York.

#Cinema&SerieTv: Una Cheerleader per sempre - Recensione

Qualche lunedì fa abbiamo avuto Lorella Fiorelli come ospite ad ApolloStation, su RadioSapienza, e abbiamo avuto modo di parlare del modo con cui le donne dovrebbero imparare a sostenersi a vicenda. Cosa non sempre facile perché negli anni si è sempre e più sedimentata l’idea dell’Eva contro Eva. Un concetto che in realtà troviamo anche all’interno della commedia romantica di Netflix: Una Cheerleader per sempre.

Il film ha come protagonista una giovane ragazza australiana che, negli anni ’90, era esclusa dal contesto dell’High School ancora suddivisa tra popolari e “sfigati”. Ricercando quell’ideale di vita perfetta, Stephanie decide di diventare la ragazza più popolare: ragazzo figo, capo delle cheerleader, il cliché insomma con cui molte di noi sono cresciute dal fronte dell’immaginario americano. Seguendo le più classiche delle narrazioni, lei si fa nemica la ex capitana delle cheerleader che le tira un brutto scherzo facendola cadere durante una delle esibizioni pubbliche. Questa caduta fa si che Stephanie finisca in coma e che per vent’anni non vivesse la sua vita nonostante i sogni e la voglia che aveva di farlo.

mercoledì 1 giugno 2022

#TheBeatles: I am the Walrus

In questa rubrica (se così si può chiamare) in cui parliamo in modo più o meno personale delle canzoni dei Beatles abbiamo parlato di relazioni (e non solo di quella tra John Lennon e Paul McCartney) e religione, di infanzia, ferite emotive e meccanismi di difesa vari, ma non abbiamo mai effettivamente parlato dei significati metafisici all’interno dei brani dei Fab Four. Il che è strano, dal momento che alla Metafisica abbiamo dedicato un’etichetta tutta sua.

Delle duecento e più canzoni da loro scritte e cantate è quasi impossibile sceglierne una, e anche solo pensandoci al volo ne abbiamo contate almeno una ventina.
Poi, dopo essere state combattute per giorni tra “Fixing A Hole”, “Tomorrow Never Knows” e “Across The Universe”, dopo aver letto l’articolo di Frè Nothing is real” abbiamo avuto una sorta di illuminazione, e ci è venuta in mente “I am the Walrus”.

#Pensieri: Nothing is real

“Nothing is real. Lo pensi davvero?”

Tempo fa ho conosciuto una persona e nello scambiarci i numeri di telefono, lei ha letto la mia frase Whatsapp: “Nothing is real” (Nulla è reale), appunto. Mi ha guardata perplessa, chiedendomi se pensassi davvero quella frase e senza esitare ho risposto: “Sì, certo.” Mi ha guardata titubante, forse aveva paura a continuare il discorso, così ho lasciato correre.
Nel corso dei mesi mi sono dimenticata totalmente del nostro scambio di vedute e parole, fino a quando ho letto l’articolo di Silvia: “Strawberry Fields Forever”.
Come nuvole che formano disegni in cielo, come ombre di mani che diventano animali sulla parete liscia di un muro, così la vita riflette semplicemente ciò che abbiamo dentro di noi.
Può un riflesso essere reale?

martedì 31 maggio 2022

#Pensieri: Quando il corpo si ribella a se stesso

Le persone a me strette lo sanno bene: ho ventidue anni appena compiuti, eppure sono paradossalmente la più anziana del gruppo e di molti altri miei amici e parenti, sicuramente quando si parla di salute fisica.
Per quanto riguarda le prese in giro amichevoli e bonarie sono la prima a giocarci e a riderci su, e anche se di essere denigrata da esterni poco mi importa in quanto ci sono già passata e ci ho già fatto il callo, ammetto che se i miei affetti dovessero iniziare a prendermi in giro seriamente per i miei problemi di salute non farei di certo i salti di gioia. Aida, Frè e Manu lo sanno bene.

Potrebbe sembrare che a distanza di anni e anni (quasi diciassette, per non dire ventidue pieni) ormai io sia scesa a patti con l’idea che avrò sempre problemi di salute, ma non è così e se non mi faccio problemi a scherzarci su è semplicemente per una mia auto-imposizione: spesso e volentieri le cose sono già abbastanza pesanti di loro, e io non ho interesse nello sparare sulla croce rossa.
Senza contare, poi, che ho sempre nascosto il mio dolore dietro le battute e l’umorismo.

#Libri: Violeta

Sapete che scegliamo i libri da leggere in base alle sensazioni che riceviamo quando tocchiamo la copertina, o sfogliamo le pagine. Può apparire una forma di preferenza superficiale, ma la verità è che non abbiamo mai sbagliato: ogni romanzo è stato un nostro insegnante, tutti ci hanno fatto conoscere parti di noi stesse oscure, oppure hanno approfondito quel viaggio interiore che tanto amiamo compiere.
Non a caso passiamo le ore in libreria, dove poteste vederci camminare per gli scaffali a occhi chiusi, o letteralmente a parlare con i libri esposti.
Per “Violeta” di Isabel Allende, invece, è stato un po’ diverso. Conoscendo il nome della scrittrice siamo partite più sul sicuro, prendendo il libro appena uscito, ma lo abbiamo letto qualche mese dopo, quando la sua copertina ha cominciato a ossessionarci: la vedevamo praticamente ovunque.