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martedì 25 gennaio 2022
#Musica: 92100 - I Tinturia
lunedì 24 gennaio 2022
#Libri: Il segreto di Medusa
Negli ultimi anni il panorama letterario ha portato alla luce alcuni libri che sono la riscrizione del mito. Come succede per i film, anche per i romanzi si tende a riprendere storie passate per proporle al pubblico in una chiave diversa: è successo prima con la “Canzone di Achille”, poi con “Circe” (entrambi di Madeline Miller) e come ultima uscita non possiamo non menzionare “Il segreto di Medusa”, scritto da Hannah Lynn ed edito dalla Newton Compton Editori quest’anno.
Della
storia di Medusa ne avevamo parlato
riguardo all’opera di Luciano Garbati, “Medusa uccide Perseo”, dove avevamo
menzionato le varie versioni del mito. Nel libro della Lynn, ci viene
presentata una storia che, seppur simile, presenta delle discrepanze, diciamo
anche delle “libertà artistiche”.
Nel
romanzo, conosciamo una Medusa ragazzina, talmente bella che i pretendenti
cominciano a divenire un peso per la sua famiglia, nonostante la povertà. Portata
al tempio della dea Atena, la giovane ragazza è costretta a dire addio ai suoi
genitori e alle sue due sorelle, Euriale e Steno. Arrivata al tempio e superata
l’iniziale diffidenza divina, Medusa diviene una delle migliori sacerdotesse,
la più richiesta. Il suo lavoro e la sua bellezza non passano inosservate a un’altra
divinità: Poseidone. Il fratello di Atena non si fa scrupoli, quello che vuole
ottiene, e la violenta nel tempio.
#Cinema&SerieTv: Incastrati - Recensione
sabato 22 gennaio 2022
#StorieRomane: Remo e Cesare
La Roma di adesso, però, non è più come quella di una volta, e trovare chi ha saputo parlarcene è stata davvero un’impresa. Attenzione: non vogliamo dirvi che le cose siano andate veramente come descritte da noi, da chi ce le ha raccontate, o dalla stessa Gatto Trocchi - che prese le informazioni da un abitante del quartiere -, vogliamo semplicemente farvela conoscere. Per il nome dei ragazzi, utilizziamo quelli presenti nel libro, ammettiamo che sono cambiati a seconda di chi ci ne ha parlato.
#Racconti: Il luogo dell'anima
venerdì 21 gennaio 2022
#Anime: Voglio mangiare il tuo pancreas
Come nella realtà, le storie non finiscono sempre con un “e vissero per sempre felici e contenti”, la vita non è la Disney e la morte di certo non è estranea alla nostra esistenza. Oggi vogliamo parlarvi di un anime disponibile su Netflix, “Voglio mangiare il tuo pancreas”. Lo sappiamo, il titolo farebbe pensare a un film horror, con tanto di zombie e simili, ma in realtà è una storia drammatica e molto realistica. Tratto dall’omonimo romanzo di Yoru Sumino, da cui sono stati ricavati sia un manga che un live action, questo titolo è uscito nel 2018.
Sakura e Haruki sono compagni di classe dai caratteri opposti: lei esuberante e sempre sorridente, in grado di mordere la vita con entusiasmo, mentre lui è un ragazzo solitario e taciturno, a prima vista anche insensibile, che preferisce passare il tempo a pensare a cosa gli altri vedano in lui che a tentare dei veri e propri approcci. Anche se sono nella stessa classe, i due non hanno mai interagito e la prima volta che lo fanno è nella sala d’attesa di un ospedale. Haruki, mentre aspetta il suo turno per farsi togliere dei punti, trova un quaderno caduto a terra. Sulla copertina, nascosta da un'ulteriore copertura, nota la scritta: “Diario della convivenza con la malattia”, tra le cui pagine si parla di un problema terminale al pancreas. Sakura corre in sala d’aspetto a cercare il suo quadernino e, dopo un primo momento di shock, rivela la verità ad Haruki: non le rimane molto da vivere, perché quell’organo malandato piano piano smetterà di funzionare. Nessuno è a conoscenza della sua malattia, solo la sua famiglia e adesso anche il giovane che ha di fronte. Dopo una iniziale noncuranza da parte di Haruki, i due cominciano a uscire insieme, cercando di andare d’accordo per quel breve periodo che le resta da vivere. C’è solo una promessa da mantenere: Sakura dovrà dire al giovane quando sarà il suo momento per morire.
#Arte: Fedra
Tempo fa avevamo già parlato di Alexandre Cabanel e della sua opera più conosciuta, “L’angelo caduto”, (Fallen Angel), in cui veniva rappresentato tutto il dolore e il desiderio di vendetta di un Lucifero appena cacciato dal Paradiso. Oggi parliamo un suo altro dipinto, stavolta rappresentante un personaggio appartenente alla mitologia greca, ovvero “Fedra”, che dà anche il nome al quadro. L’opera, datata 1880, venne esposta per la prima volta al Salon di Parigi, poi successivamente consegnata al Musée Fabre, a Montpellier, dove ancora oggi è conservata.
Narrata dal drammaturgo Euripide, Fedra era una regina ateniese, moglie di Teseo. Secondo il mito, la donna si innamorò di Ippolito, figlio che il marito aveva avuto da una precedente relazione con un’Amazzone. Lui la respinse, così la donna lo accusò di violenza sessuale e si uccise.