giovedì 14 agosto 2025

#StorieRomane: Villa Celimontana – Un giardino segreto tra il Colosseo e San Giovanni

Sul colle Celio, uno dei sette colli su cui è sorta la città di Roma, a due passi dal Colosseo, si estende Villa Celimontana, uno dei parchi pubblici romani più affascinanti della città, eppure con la storia – forse – meno conosciuta dai suoi abitanti.

La sua origine, infatti, è antichissima, risalente all’età Flavia e Traianea, come hanno dimostrato gli scavi archeologici del Novecento
Il terreno era già abitato in epoca romana, tra domus aristocratiche e monumenti pubblici, come la Basilica Hilariana, eretta da Manius Publicius Hilarus. Con il tempo è poi divenuto un semplice appezzamento di terreno volto alla coltivazione delle vigne.

È solo sul finire del Rinascimento che il luogo comincia a trasformarsi – più o meno – come lo vediamo adesso, così da poter essere considerato un vero e proprio luogo sospeso tra storia e natura, dove gli echi della Roma imperiale si mescolano con i suoni della modernità di oggi, con gli alberi secolari come unici testimoni di questo scorrere del tempo.
  
Nel 1553 il luogo è ancora un vigneto, di proprietà della famiglia Paluzzelli che lo vende alla nobile famiglia Mattei, che ne ultima i lavori nel 1581, trasformando l’area in una splendida villa degna del casato, con sculture e obelischi che risaltano l’amore dei Mattei per l’arte classica, ma soprattutto ne affermano il prestigio nella società nobile romana. Molti, infatti, sono i reperti che i Mattei hanno raccolto nel corso degli anni e che hanno deciso di esporre all’interno – e all’esterno – della villa, facendola risultare così come una sorta di museo. Per esempio, non possiamo citare l’obelisco egizio risalente all’epoca del faraone Ramsete II e preso direttamente dal Tempio del Sole a Eliopoli, che fu donato ai Mattei nel 1582 – precedentemente, nel Medioevo, si trovava sul Campidoglio e ancora prima, nelle rovine del Tempio di Iside in Campo Marzio – e che a oggi è uno dei tredici obelischi più antichi di Roma. Molti altri reperti sono ora visibili ai Musei Vaticani, mentre alcune fontane del Bernini sono purtroppo andate distrutte.
Anche il disegno paesaggistico non rimane ignorato dai numerosi ospiti, sempre di alto rango, che hanno avuto il privilegio di passeggiare lungo i sentieri che vediamo ancora oggi.

I Mattei si sono goduti la dimora per parecchi secoli, fino a quando sono stati costretti a venderla nel 1802. La villa è passata a varie proprietà, tutte aristocratiche, fino ad arrivare al barone di Baviera Riccardo Hoffmann (1869) e ai suoi discendenti che, però, ne perdono il privilegio di possederlo alla fine della Prima Guerra Mondiale: sono stati espropriati come proprietà del nemico su suolo patrio.

Dal 1926 è proprietà del Comune di Roma che fa risiedere qui la Società Geografica Italiana. Due anni più tardi diviene anche parco pubblico.

Oggi il luogo ospita la rassegna di musica jazz curata dall’Associazione Culturale Villa Celimontana e ogni estate troviamo il Festival musicaleI Classici in Villa”.

Il parco è sicuramente il luogo ideale per chi cerca a Roma un angolo di pace a stretto contatto con la natura. Le panchine, tutte ben distanziate tra loro, possono poi offrire una certa intimità, sia che vogliate parlare con qualcuno, o leggere, scrivere, meditare o ancora semplicemente riconnettervi con il passato millenario di Roma. Il tutto, con il dolce sottofondo del canto degli uccelli.

Per arrivare al parco basta scendere alla fermata della metro B Colosseo. O, per chissà quando sarà, (fonti attendibili parlano di settembre-ottobre 2025) alla fermata metro C Porta Metronia.

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