Abbiamo parlato dell’Eurovision Song Contest e alla fine dell’articolo abbiamo menzionato i vincitori dell’ultima edizione: i Måneskin.
Noi li vediamo così: con i loro sei dischi di diamante, centotrentatré dischi di platino e trentaquattro dischi d’oro, ad aprire i concerti dei Rolling Stones e alle vette del mondo, ma in realtà ci perdiamo un pezzo fondamentale.
Succede sempre con tutte le persone che diventano famose, ma quando si scalano le classifiche così velocemente tendiamo tutti a dimenticarci ancora di più la verità, verità che ci viene mostrata molto chiaramente in “This Is Måneskin”, documentario di appena un’ora e cinque uscito nell’Ottobre del 2018.
Quando scriviamo articoli “must to” stiamo sempre ben attente e non prendiamo mai alla leggera quello che andremo a scrivere, perché sappiamo bene che dopo gli articoli inseriti nella categoria “Pensieri”, questi sono quelli che dicono più di noi.
Se c’è una parola per descrivere questo docu-film è “liberatorio” o almeno, per noi lo è stato.
Noi li vediamo così: con i loro sei dischi di diamante, centotrentatré dischi di platino e trentaquattro dischi d’oro, ad aprire i concerti dei Rolling Stones e alle vette del mondo, ma in realtà ci perdiamo un pezzo fondamentale.
Succede sempre con tutte le persone che diventano famose, ma quando si scalano le classifiche così velocemente tendiamo tutti a dimenticarci ancora di più la verità, verità che ci viene mostrata molto chiaramente in “This Is Måneskin”, documentario di appena un’ora e cinque uscito nell’Ottobre del 2018.
Quando scriviamo articoli “must to” stiamo sempre ben attente e non prendiamo mai alla leggera quello che andremo a scrivere, perché sappiamo bene che dopo gli articoli inseriti nella categoria “Pensieri”, questi sono quelli che dicono più di noi.
Se c’è una parola per descrivere questo docu-film è “liberatorio” o almeno, per noi lo è stato.