“Gli ombrelli”, Pierre-Auguste Renoir, 1881-1886. |
Com’è che si chiama? Sindrome di Stendhal?
Sì, insomma, quella sensazione che ti fa emozionare tantissimo davanti a determinate opere d’arte e ti fa avere a volte anche reazioni esagerate e fuori luogo si chiama così, no?
Perché spesso ci capita di avere delle reazioni esagerate – noi quattro Muse, tutte quante, sappiamo come essere delle drama queen di primo livello quando vogliamo –, ma alla fine sappiamo quasi sempre fare un passo indietro e guardare le nostre reazioni, accettare quali sono state esagerate senza motivo e quali, invece, magari sono state anche giustificate.
Col senno di poi, valutando anche il dilemma in cui la Musa che sta scrivendo questo articolo si trovava in quel suo anno sabbatico della vita – “che voglio fare nella mia vita?” – non crediamo che la reazione emotiva avuta sia stata semplice Sindrome di Stendhal, ma qualcosa di più, una realizzazione: quella di dover rendere l’arte la propria missione nella vita.
Ma perché da quel momento i dubbi sul futuro sono spariti e i dilemmi sono sembrati improvvisamente inutili e siamo abbastanza sicure – ma ovviamente potete correggerci se sbagliamo – che la Sindrome di Stendhal non porti alla risoluzione di mesi e mesi di paranoie.
Sì, insomma, quella sensazione che ti fa emozionare tantissimo davanti a determinate opere d’arte e ti fa avere a volte anche reazioni esagerate e fuori luogo si chiama così, no?
Perché spesso ci capita di avere delle reazioni esagerate – noi quattro Muse, tutte quante, sappiamo come essere delle drama queen di primo livello quando vogliamo –, ma alla fine sappiamo quasi sempre fare un passo indietro e guardare le nostre reazioni, accettare quali sono state esagerate senza motivo e quali, invece, magari sono state anche giustificate.
Col senno di poi, valutando anche il dilemma in cui la Musa che sta scrivendo questo articolo si trovava in quel suo anno sabbatico della vita – “che voglio fare nella mia vita?” – non crediamo che la reazione emotiva avuta sia stata semplice Sindrome di Stendhal, ma qualcosa di più, una realizzazione: quella di dover rendere l’arte la propria missione nella vita.
Ma perché da quel momento i dubbi sul futuro sono spariti e i dilemmi sono sembrati improvvisamente inutili e siamo abbastanza sicure – ma ovviamente potete correggerci se sbagliamo – che la Sindrome di Stendhal non porti alla risoluzione di mesi e mesi di paranoie.