Che vi sia la necessità di tornare a narrare le storie col tono dell’epica è stato già dimostrato dalle pubblicazioni che si sono susseguite negli ultimi due anni. I libri, infatti, stanno avendo un percorso di rilettura necessario perché dal passato si possono riuscire a cogliere sfumature del presente che ancora oggi non ci sono del tutto note. "Le nove notti di Sminteo" si inserisce proprio all’interno di questo contesto socio-culturale, rimarcando la necessità di narrare qualcosa di non del tutto noto attraverso la magia e la rilettura del mito.
Sabato 14 maggio abbiamo avuto il piacere di recarci all’interno della Cappella Orsini, un luogo che nella sua unicità racchiude un angolo di puro e semplice incanto. Un posto nel quale è possibile perdersi nonostante le sue ridotte dimensioni e la sua unicità. Al suo interno si è svolta la presentazione del libro di Joyce Conte, un amico di questo blog e un sostenitore dell’arte in ogni sua forma. Prendere parte all’evento e alla conversazione che è nata dall’esposizione della sua opera è stato davvero un onore per noi Muse e non possiamo fare a meno di chinare il capo, ancora una volta, alla benevolenza di Apollo.