mercoledì 12 gennaio 2022

#Cinema&SerieTv: Matrix Resurrection - Recensione

Parlare di un nuovo capitolo di una saga che fa parte della cultura popolare non è di certo facile. Commentare e recensire il nuovo Matrix è, di certo, una corsa a ostacoli perché ci si muove tra il gusto fanatico che ci ha cresciuti e quel “guizzo frizzo” che rappresenta la novità.
La storia dell'eletto la conosciamo più o meno tutti, se siete qui per leggere la recensione del quarto capitolo della saga avete sicuramente visto gli altri tre. Sappiamo che alcuni potranno avervi fatto storcere il naso, altri vi sono piaciuti di più, e che quindi abbiate il vostro personalissimo giudizio su questa saga e avete affrontato la sala cinematografica con qualche preconcetto e noi non siamo qui a dirvi quando ciò sia giusto o sbagliato. Al contrario, qui ci si muove sulle corde della consapevolezza; corde che la stessa Lana Wachowski tocca e usa per stimolare una risposta nel suo pubblico. Tutti hanno una propria idea su cosa sia The Matrix, in molti lo hanno studiato, lo hanno scomposto e lo hanno “sfruttato” facendolo proprio (come abbiamo voluto sottolineare in un altro articolo), ma ciò fa assumere a questo sequel una vena quasi ironica che si prende gioco del suo pubblico. A noi di 4Muses, questo nuovo capitolo è piaciuto, seppur esso sia ben lontano dalla perfezione, perché è stato un modo intelligente con il quale poter creare un continuo a una storia che molti credevano conclusa.
The Matrix Resurrection, così, non fa altro che muoversi tra il déjà-vu e la ridefinizione: vecchio e nuovo che si congiungono per poter definire nuovi confini che possono essere valicati.

Da questo punto in poi, siete avvisati, l'articolo conterrà spoiler sul film.

martedì 11 gennaio 2022

#Cinema&SerieTv: Superstore

Che dire? Spulciando il catalogo Netflix si scoprono sempre nuove perle, l’ultima, in ordine di tempo, che abbiamo scovato è Superstore. Non pensavamo, sinceramente, che questa serie ci avrebbe preso così tanto. La vedevamo più come un passatempo, o la classica “serie da compagnia mentre si fa altro”. Bene, in realtà è diventata proprio la serie che vediamo attentamente e a lungo, tanto che Netflix stesso si preoccupa per la nostra salute. Oggi ve ne parliamo brevemente, per non fare spoiler, noi stesse non l’abbiamo ancora conclusa. (In realtà perché siamo impazienti di continuare la quarta stagione quindi vogliamo finire di scrivere e correggere).
Attenzione: questo articolo potrebbe essere scritto stile fangirl su Jonah

lunedì 10 gennaio 2022

#Cinema&SerieTv: Two Weeks To Live - Recensione

Maisie Williams
sta sempre più prendendo parte a ruoli diversi che riescono a scardinarla dal ruolo di Arya Stark. Tra questi c'è Kim, una ragazzina di ventuno anni, protagonista della nuova serie tv di Sky Atlantic. 
Two Weeks To Live è arrivata su Sky Atlantic lo scorso 26 dicembre e con le sue sole sei puntate è pronta a potarvi all'interno del paradossale punto di vista della protagonista. Una serie che ha un po' del sapore di “The End of the f***ing world”, anche se comunque non reggerebbe un reale confronto con essa. In comune hanno il British Black Humor, quel senso della risata tipico delle dark comedy, ma che però non riesce ad appagare a pieno. 

sabato 8 gennaio 2022

#StorieRomane: Largo di Torre Argentina

Vi ricordate quando nell'articolo in cui abbiamo parlato del Pantheon, all'inizio abbiamo accennato che a parer nostro uno dei luoghi simbolo di Roma è proprio Largo di Torre Argentina?
Sappiamo che, per quanto meravigliosa, in realtà se si pensa ai simboli della Capitale, questa piazza non è proprio il primo che viene in mente.
Ma probabilmente nemmeno il terzo, o il quinto, o il settimo. Ma allora perché noi la riteniamo un luogo così centrale e importante?

E non parliamo solo delle rovine presenti, sia ben chiaro, ma anche dei negozi e negozietti, dei bar, dei gatti di quartiere (ci arriveremo, non preoccupatevi) dell'aria che si respira... è tutto un insieme di cose.

#DivinaCommedia: Canto VIII

Il nostro appuntamento con la Divina Commedia prosegue, e come sempre vi ricordiamo che la nostra intenzione non è quella di analizzarla dal punto di vista storico o letterale, ma solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico. Se vi siete persi gli articoli precedenti, vi consigliamo di andarli a recuperare, li trovate tutti sotto l’etichetta "Divina Commedia".

Nel settimo canto c’è un’introduzione di quello che è l’ottavo: troviamo infatti già gli iracondi, ma ora andremo a conoscerli meglio, in maniera più approfondita. 

venerdì 7 gennaio 2022

#Cinema&SerieTv: L'uomo dei ghiacci - Recensione

L’Heroes International Film Festival ci ha dato modo di assistere ad alcuni film in anteprima, tra i vari titoli vi era L’uomo dei ghiacci; pellicola action con Liam Neeson che è in sala dal 2 dicembre. Basta vedere il volto dell’attore per capire di che tipo di film si sta parlando, considerato che gli action da lui interpretati hanno più o meno lo stesso schema ricorrente nella quale lui è l’eroe umano salvatore della patria. Liam, infatti, non ha necessità di indossare un mantello per poter diventare l’eroe delle storie che interpreta. Lui è un uomo tutto d’un pezzo che si batterà sempre per la cosa più giusta da fare, non tralasciando un certo stile machiavellico. Il fine, dunque, come al solito, giustifica tutte le morti che si susseguiranno durante la diegesi.

Ma procediamo con ordine.

#Arte: Narciso di Caravaggio

Vorrei guardarti lontano negli occhi e li vorrei profondi come pozzi e bui al punto tale che ci smetto di cercare il mio riflesso dentro. Non voglio finire come Narciso.

Canta Anastasio nel brano “Narciso”. Il mito di questo incantevole giovane viene raccontato ne “Le Metamorfosi” di Ovidio. È la storia del bellissimo cacciatore, figlio della ninfa Liriope, crudele al punto di spezzare i cuori di tutti quelli che se ne innamoravano. Su di lui gravava una pericolosa profezia, ovvero che non avrebbe raggiunto la vecchiaia se avesse conosciuto se stesso. Uomini e donne non riuscivano a essergli indifferenti. Perfino Eco stessa cade vittima del suo fascino, sparendo.

Per il suo cuore di ghiaccio, viene punito dagli dei e perde la testa per il suo stesso riflesso. Mentre si china sullo specchio d’acqua, perde completamente se stesso, lasciandosi morire di stenti. Oggi vogliamo proprio parlare di lui, di Narciso, ma facendo riferimento all’opera di Caravaggio, realizzata tra il 1594 e il 1596 e oggi custodita a Palazzo Barberini, presso la Galleria Nazionale d’arte antica.