lunedì 14 dicembre 2020

#Pensieri: Quanti vorrebbero un'amica come Joey Potter?

Sul finire degli anni Novanta e per i primi del Duemila, siamo stati testimoni di un teen drama che definirlo cult è poco. Sto parlando ovviamente di Dawson’s Creek. La mia generazione ha passato ogni settimana in attesa di sapere cosa succedesse a Capeside; abbiamo sofferto le chiacchiere contro Joey, contro il coming out di Jack, vissuto le prime passioni di Jen e Pacey, così come abbiamo sognato il cinema insieme a Dawson.

Insomma, per tutta la generazione adolescente negli anni Novanta, Dawson’s Creek è quello che Sex and the city è stato per il moderno femminismo: tutto. Così, durante l’ennesimo rewatch, mi sono chiesta: “Vorrei davvero una Joey Potter come amica?”.

Chi è Joey Potter?

sabato 12 dicembre 2020

#Pensieri: The Sims e il complesso del dio

Mi sono sempre chiesta se “The Sims” potesse favorire o meno il complesso del dio, una sorta di delirio di onnipotenza, nei giocatori. È largamente diffusa l’idea che i videogiochi possano incitare qualsiasi tipo di comportamento anticonvenzionale, senza comprendere che un soggetto (non disturbato in precedenza) dopo aver giocato per un numero non esagerato di ore, può tranquillamente vivere la propria vita, senza che possa uscire di casa per commettere una strage. 
È stato studiato anche il fatto che videogiochi violenti possano avere una funzione di catarsi e il caso di "The Sims" non è diverso. Trattandosi di un gioco di simulazione, il giocatore si trova a costruire il mondo dei suoi personaggi, proprio come una divinità che prepara la “terra” su cui cammineranno le sue creazioni. 

venerdì 11 dicembre 2020

#MustToWatch: Over the Moon

Chi di noi non ha mai visto un classico Disney? Da Biancaneve a Frozen II, la Disney ha fatto parte del quotidiano di bambini e adulti dalla generazione anni ’30, alla nostra. Nonostante l’evoluzione del ruolo femminile, e della società in generale, ancora adesso possiamo sentire i bambini intonare: “I sogni son desideri…”


Sebbene il ruolo della donna sia cambiato anche nella Disney stessa, a una visione più accurata della trama, nessuna eroina sarebbe giunta all’obiettivo senza l’aiuto di qualcuno. Jasmine, la prima principessa che si libera da sé, addirittura seducendo il cattivo Jafar solo per distrarlo, non ci sarebbe mai riuscita senza l’amore per Aladdin. Mulan non avrebbe mai salvato la Cina senza Li Shang ad averla allenata. Anna non avrebbe rincorso Elsa senza Kristoff, ed Elsa non avrebbe salvato Anna senza l’aiuto dei Troll.

La Disney, insomma, ci insegna che tutto è possibile, se l’unione fa la forza. In Over The Moon abbiamo lo stesso insegnamento, ma ci arriviamo su una strada differente, forse la più giusta per il nostro periodo storico. In un’epoca dove la donna deve riuscire esclusivamente da sola, senza l’aiuto di nessuno, meno che mai di un uomo, Over The Moon ci insegna la lezione più importante: “da soli non riusciremmo a fare nulla”.

giovedì 10 dicembre 2020

#Cinema&SerieTv: Humanity - Recensione

Comico, attore, sceneggiatore, regista, presentatore e doppiatore.

Gli amanti della serie TV The Office (2001-2003), sapranno molto probabilmente che Ricky Gervais non è stato solo il volto di David Brent, uno dei protagonisti della famosa serie britannica, ma anche uno degli ideatori della stessa, insieme a Stephen James Merchant.

Possiamo trovarlo, per citare solo alcuni dei programmi più famosi, in Alias (2001-2006) di J.J Abrams, ideatore di Lost e Fringe, in Louie (2010-2015) di Louis C.K., che è sceneggiatore, regista, ideatore, attore e montatore della serie, in Sesame Street (1969-oggi) ideata da Joan Ganz Cooney e LIoyd Morrisett e in The Office USA (2005-2013) ideata da Greg Daniels.

È il Dr. McPhee di Una notte al museo (2006), Una notte al museo 2 (2009) e Notte al museo - il segreto del faraone (2014) diretti da Shawn Levy, è sceneggiatore della quindicesima puntata della diciassettesima stagione de I Simpson (1989-oggi), "Homer Simpson, questa è tua moglie", ed è la voce di Charles Heathbar nella puntata da lui scritta de I Simpson.
Nei Griffin (1999-oggi) possiamo riconoscere la sua voce nel delfino parlante Billy Finn, nel quattordicesimo episodio della decima stagione ("Attento a quello che desideri") e per finire, nell'adattamento cinematografico del 2015 del Piccolo Principe, Gervais è la voce del vanitoso.

Da amanti della stand-up comedy noi di 4Muses non potevamo non parlare del suo spettacolo rilasciato su Netflix il 13 Marzo 2018: Humanity.

mercoledì 9 dicembre 2020

#MustToWatch: Fullmetal Alchemist

"Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In Alchimia è chiamato il "Principio dello scambio equivalente". A quel tempo noi eravamo sicuri che fosse anche la verità della vita."

Si apre così uno degli anime che più amati di sempre, Fullmetal Alchemist (L’alchimista d’acciaio). Gli anime sono una sorta di film animati, sullo stile dei cartoni animati, ma che non sono indirizzati solo ed esclusivamente ad un pubblico infantile, ma variano per fasce d’età: dai bambini ai ragazzi, dagli adolescenti agli adulti. Ecco, FMA decisamente non è rivolto ad un pubblico di giovanissimi. 

martedì 8 dicembre 2020

#Cinema&SerieTv: Se succede qualcosa, vi voglio bene - Recensione

Il cinema e le serie tv ci stanno abituando a tempi sempre più rilassati per poter raccontare una storia. Puntate su puntate, minuti su minuti, ore intere per poter cercare di riempire le stagioni con i loro personaggi e le loro caratterizzazioni. Ciò ci spinge, troppo spesso, a sottovalutare la bellezza dei racconti brevi e di quanto sia immediata la comunicazione che si può fare avendo solo dodici minuti o poco meno a disposizione. 
Netflix ce lo ha ricordando inserendo, nel suo palinsesto, un corto animato che vi spingerà a lasciare il cuore sullo schermo. 

“Se succede qualcosa, vi voglio bene”, infatti, si è posizionato immediatamente all’interno della classifica delle uscite sulla piattaforma raccontando una storia tanto tenera quanto realistica. Dodici minuti, quindi, in cui le immagini prendono vita e spingono la sensibilità di un pubblico a trattare una tematica distante dalla nostra realtà, ma tangibile oltre oceano: quella delle armi all’interno degli istituti scolastici. E per mettere in luce ciò mette a nudo il dolore della perdita con la quale una coppia è costretta a convivere. 

lunedì 7 dicembre 2020

#Intervista: Satira e Web, una chiacchierata con Video Fake tv

Noi di 4Muses vi abbiamo già parlato del politically correct e di come questo flusso di coscienza a volte sia così tanto esaltato da sfociare nell’assurdo. A volte per dire qualcosa bisogna essere “nudi e crudi”. Le parole hanno certamente un loro peso, proprio per questo bisogna essere consapevoli dell’uso che se ne fa.
 
Masini, ad esempio, a inizio anni Novanta, ci ha insegnato che a volte un “Vaffanculo” ha più forza di un “Potresti smetterla, per favore?”. Forse è proprio per essere entrato a pieno regime nella nostra quotidianità che è stato sdoganato come insulto.

Il 7 gennaio 2015 “siamo stati tutti Charlie Hebdo”, il popolo si è unito nel sacrosanto diritto alla satira. Nel 2020, improvvisamente, non si può più parlare di niente. Qualsiasi affermazione può essere presa come un insulto, o travisata.