Sanremo 2024 è Ghali che urla “stop al genocidio” e Dargen D'Amico on fire. Ma anche le bande delle forze armate, il ricordo dei profughi istriano-dalmati, una scelta degli ospiti un po' più “boomerissima”. L’ultimo festival dell’era-Ama (sempre sia lodata) è sembrato il tentativo di “preparare la tavola” per qualcosa di diverso, più in linea con lo spirito della Nazi(one)
NB: Questo articolo l'ho scritto prima di tutte le polemiche su Domenica In con Mara Venier (sempre sia lodata anche lei: con il comunicato bislacco -"merdone" suona male- che le hanno costretto a leggere, ha levato le castagne dal fuoco a Giampaolo Rossi. Si meriterebbe una statua equestre a viale Mazzini. Il cavallo c'è gia), quindi tutte le polemiche post Sanremo 2024 non le ho seguite. Comunque grandi Ghali e Dargen D'Amico.