giovedì 16 gennaio 2025

#Intervista: WakeUpCall

Seguiamo i WakeUpCall da un po’ di tempo, dal loro spettacolo nei teatri “If Beethoven Was a Punk”, e abbiamo già avuto modo di intervistarli.

Oggi torniamo a parlare di loro perché il 27 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme streaming e gli store online la loro cover di “Nessuno mi può giudicare”.

Dopo più di 450 date in giro per il mondo, due album in inglese, un fumetto e il primo album italiano (“Doveva essere un disco indie”, 2023), i WakeUpCall ci regalano una versione molto personale e molto rock del famosissimo brano italiano.

Abbiamo deciso di rendere omaggio ad una delle più famose canzoni italiane degli anni ’60, trasformandola in un inno rock contemporaneo e moderno. In un’epoca in cui tutti si sentono di giudicare tutto e tutti, “Nessuno mi può giudicare” ci sembra un messaggio onesto e attuale.

- WakeUpCall 

mercoledì 15 gennaio 2025

#TheBeatles: Come i Beatles hanno (re)inventato la cultura pop

Dei Beatles che hanno influenzato e cambiato la società ne abbiamo già parlato anni fa. Oggi ci prendiamo una pausa dai brani per vedere come hanno inventato – o meglio, reinventato – la cultura pop.


Gli appassionati di musica lo sanno bene: esiste la musica prima e dopo i Beatles; la band di Liverpool è un vero e proprio spartiacque tra tutto quello che c’era prima e dopo di loro e ancora oggi nessun artista ha saputo fare altrettanto.

Se queste parole possono sembrare un’esagerazione, vediamo di fare un po’ di chiarezza spiegandole in questo articolo… 

martedì 14 gennaio 2025

#Anime: I 5 anime che hanno segnato una generazione

Volevo fare questo articolo da anni – forse mesi, dai – ma mi sono sempre resa conto che non è per niente facile scegliere solo cinque anime nella lista di quelli che hanno segnato una sola generazione. Quale può essere il metodo di scelta? E i motivi?

Fortunatamente la mia vita, il mio lavoro e i miei interessi mi spingono a parlare con generazioni totalmente differenti: vado dai nati negli anni ’30-40 a quelli appena venuti al mondo.

Sfruttando le mie doti da giornalista – o da rompipal… – ho fatto delle semplici domande, così ho potuto stilare la lista dei cinque anime che hanno segnato un’intera generazione (ma non solo).

In Italia, poi, ci aiuta anche la popolarità delle sigle di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni!

Attenzione: gli anime sono messi in ordine cronologico, non di importanza.

lunedì 13 gennaio 2025

#Racconti: Passato Rimosso

Una scogliera sul mare in un giorno di sole, gremita di vegetazione mediterranea ma vacua di gente. Un luogo in attesa di essere ammirato o semplicemente vissuto. C’è una strada asfaltata che cinge la scogliera, deserta, dalla quale è possibile vedere il mare e l’orizzonte. Almeno, questo è ciò che si vede dalla cartolina che sto tenendo in mano.

L’ho trovata mentre sistemavo, ma non riesco proprio a ricordare dove l’ho presa.

venerdì 10 gennaio 2025

#Documentari: Dirty Pop - La truffa delle boyband

Le boyband hanno sempre fatto strappare i capelli alle ragazzine di tutti i tempi, dai primi anni Sessanta con i Beatles ai giorni nostri, arrivando fino al fenomeno del K-Pop.
Nulla di nuovo, quindi.
Con i continui scandali legati al mondo dello spettacolo e con un impero musicale statunitense che sta crollando lentamente, però, mai mi sarei immaginata quello che c’era dietro le boyband dei primi del Duemila e che seguivo.


Backstreet Boys e Nsync. Io più team dei primi, con poster di Nick Carter e Kevin Richardson sparsi per la mia cameretta che guardavo sognante sperando di conoscerli prima o poi. Si dice di prestare attenzione a cosa si desidera, perché potrebbe avverarsi. Ecco, ora la me adulta ringrazia l’Universo per non aver ceduto alle richieste di una ragazzina.

Backstreet Boys e Nsync, dicevamo, boyband create da Lou Pearlman, imprenditore che ai tempi era considerato un vero e proprio genio, lungimirante in ogni suo lavoro. Ma il tempo lo ha rivelato per quello che realmente era: un truffatore.

Netflix, con il suo documentario “Dirty Pop – La truffa delle boy band” diviso in tre parti, ci racconta tutta la sua storia.

giovedì 9 gennaio 2025

#Intervista: Lupo e Giovannelly

Il 29 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme digitali l
’attesissimo EP di  Lupo e Giovannelly: “Scarabocchi”, accompagnato in radio con il singolo “Educato”.     
Il progetto, realizzato con il contributo di Nuovoimaie, prodotto da Luca Scarfidi e Mattia Micalich, registrato presso il Merlo Recording Studio, raccoglie sei tracce che raccontano l’inquietudine di una generazione alle prese con incertezze, contraddizioni e speranze. Il titolo, “Scarabocchi”, evoca l’idea di segni spontanei e imperfetti, proprio come le storie e i percorsi che ogni traccia esplora.


L’EP è un manifesto che unisce parole e musica in modo diretto e senza compromessi. Le tracce spaziano da riflessioni intime a osservazioni critiche sulla società contemporanea, affrontando temi come la pressione delle aspettative, la perdita di autenticità e la lotta per mantenere il controllo sulla propria identità. Lupo, con i suoi testi taglienti e immediati, dà voce a sentimenti condivisi e spesso taciuti, mentre Giovannelly costruisce un universo sonoro che si muove tra melodia e sperimentazione.

I singoli precedentemente estratti, Dove?, Bloccami! e Alibi, hanno anticipato il carattere intenso e versatile del progetto. “Scarabocchi” raccoglie sei tracce che si muovono su un confine sottile tra il familiare e l’inaspettato: ogni pezzo è costruito su arrangiamenti che mescolano strumenti acustici, sintetizzatori e linee ritmiche decise, dando vita a un suono crudo e vibrante. Ogni traccia è un frammento che invita a osservare il mondo da nuove prospettive, dando spazio sia alla fragilità che alla resistenza.

mercoledì 8 gennaio 2025

#Libri: Jole Giugni Lattari – La prima donna calabrese in Parlamento

Il titolo parla chiaro: Jole Giugni Lattari è stata la prima donna calabrese in Parlamento.

La grande ricerca approfondita e appassionata di Massimo Simonini riporta alla luce, per Edizioni Efesto, l’incredibile storia della Giugni Lattari che dal 1963 al 1968 è stata Deputato della Repubblica.

Nata a Tripoli il 29 luglio 1923 e allieva prediletta del filosofo Benedetto Croce, studia Filosofia all’Università degli Studi di Napoli, per poi prendere, nel 1946, l’incarico di insegnante di Storia e Filosofia al liceo di Praia a Mare, sulla costa cosentina.

Ma in che modo questa grandissima insegnante è poi divenuta Deputato?