Quando ho letto “Il peso del coraggio”, di Michele Navarra mi sono, ovviamente, ricordata della canzone omonima di Fiorella Mannoia, presentata al Festival di Sanremo 2019 da ospite.
Riascoltandola e analizzandone il testo non mi sono capacitata di come il suo potente messaggio non sia riuscito a riecheggiare come avrebbe dovuto negli anni seguenti.
Non sto parlando di pseudo complotti o cattiva gestione della Pandemia, ma di come spesso e volentieri l’essere umano si creda padrone indiscusso di tutto, illudendosi di ottenere il pieno controllo sulla propria e di come questa convinzione porti alla deteriorazione dell’individuo stesso e di conseguenza dell’intera umanità.
Perché sì, come dico sempre: noi siamo l’Uno, di conseguenza siamo tutti quanti. “Gli altri siamo noi” verrebbe da dire citando un’altra canzone pilastro della musica italiana. Ogni nostra decisione ha una sua risonanza che può arrivare fino all’altra parte del pianeta.
Come comportarci, quindi? Cosa è davvero importante? Ce lo spiega egregiamente il brano di Fiorella Mannoia, scritto da Amara e Marialuisa De Prisco.
Riascoltandola e analizzandone il testo non mi sono capacitata di come il suo potente messaggio non sia riuscito a riecheggiare come avrebbe dovuto negli anni seguenti.
Non sto parlando di pseudo complotti o cattiva gestione della Pandemia, ma di come spesso e volentieri l’essere umano si creda padrone indiscusso di tutto, illudendosi di ottenere il pieno controllo sulla propria e di come questa convinzione porti alla deteriorazione dell’individuo stesso e di conseguenza dell’intera umanità.
Perché sì, come dico sempre: noi siamo l’Uno, di conseguenza siamo tutti quanti. “Gli altri siamo noi” verrebbe da dire citando un’altra canzone pilastro della musica italiana. Ogni nostra decisione ha una sua risonanza che può arrivare fino all’altra parte del pianeta.
Come comportarci, quindi? Cosa è davvero importante? Ce lo spiega egregiamente il brano di Fiorella Mannoia, scritto da Amara e Marialuisa De Prisco.