Il panorama delle serie televisive si amplifica giorno per giorno. Episodio dopo episodio le storie che si susseguono sono sempre molteplici, differenti e raccontano, in un modo o nell’altro, il mondo nel quale viviamo e siamo completamente immersi.
Qualche giorno fa si è conclusa la terza stagione di una serie, prodotta da Starz, che schiera in campo le “divinità americane”. Molti di voi, se non dovessero conoscere questa serie, si stanno domandano che cosa loro abbiano a che fare con la festività o i festeggiamenti di Pasqua. Ma dovreste saperlo, noi di 4Muses ci divertiamo a trovare paragoni e confronti nei luoghi più nascosti e oggi, in particolare, vi parleremo di una specifica puntata di questa serie, che porta in auge tutti i dissidi che si sono creati a livello votivo nel corso dei secoli.
La serie in questione si chiama, per l’appunto, American Gods (Recensione 3° stagione) e prende ispirazione dalla geniale penna di Neil Gaiman, un soggetto molto particolare che si diletta nel documentarsi e nello studiare ogni sorta di mitologia e di mito. Pensate che lui è l’autore di moltissime storie sia per la DC che per la Marvel, in particolare la storia più nota su Sandman - resa audio da Amazon - è stata stesa proprio da lui. Un genio, dunque, che affianca gli showrunner della serie e che ha contribuito a creare un mondo unico in grado di narrare il presente attraverso narrazioni e stereotipi che si sono sedimentati nel corso del tempo.
American Gods porta in scena la divinità che sono approdate nel nuovo mondo, quando era agli albori e, quando i conquistadores o i coloni erano appena arrivati pronti per poter strappare e conquistare quelle terre ancora vergini.
Il tutto si basa su una semplice domanda, che supera anche la fantasia o la storicità che viene messa in scena: nasce prima l’uomo o la divinità?