venerdì 12 marzo 2021

#Arte: L'Arte Povera

Venere degli stracci, Michelangelo Pistoletto, 1967.
Questo lo sapreste fare anche voi, parte due.
Anzi, scommettiamo che lo sapreste fare anche meglio ma la questione, come abbiamo accennato nell'articolo di Lucio Fontana, non è questa.

Il dibattito non è tra chi lo sa fare e chi no, tra chi è più o meno bravo, ma tra chi sa trasmettere qualcosa e chi no.
Tiziano, Michelangelo Buonarroti, Leonardo Da Vinci, Raffaello e tanti altri grandissimi della storia dell'arte hanno tecnica e in base a essa esprimono un significato che trascende il religioso o il mitologico. Gli artisti di arte contemporanea hanno cambiato di poco la formula: meno tecnica, più sostanza. Questo è ciò che ora li rende vincenti. Certo, l'arte contemporanea sicuramente non vanterà della tecnica perfetta e indiscutibile dell'arte rinascimentale e manierista, per citarne due, ma vanta sicuramente contenuti che vale decisamente studiare, o quantomeno conoscere.

Pensavate che Fontana e la sua arte fossero ignorati, o peggio, bistrattati? Se sì, evidentemente non avete mai sentito parlare dell'Arte Povera.

giovedì 11 marzo 2021

#Cinema&SerieTv: Tribes of Europa - Recensione

Tribes of Europa” è una serie tv tedesca prodotta da Netflix di genere distopico. Nel 2029 un misterioso blackout porta a decenni di caos e distruzione. L’improvvisa assenza di elettricità e la fine della tecnologia mettono ko i governi e gli stati di tutto il mondo. L’incolparsi a vicenda pone fine ai paesi e la popolazione si aggrega come può, dando vita alle tribù. Ci troviamo in Europa, più precisamente in Germania e seguiamo le vicende dei tre fratelli Origini, Liv (Henriette Confurius), Elja (David Ali Rashed) e Kiano (Emilio Sakraya), figli del capo della tribù omonima che ha scelto di vivere in pace tra i boschi, con una ristretta cerchia di persone. La pace sembra prosperare, nessuno sa dove questa tribù viva di preciso e la vita sembra scorrere tranquilla, fino a quando i tre fratelli non scorgono una navicella perdere il controllo e precipitare nel loro bosco. Subito si diffonde il panico, perché la struttura del velivolo non appartiene a nessuna di quelle esistenti nel dicembre nero, cioè prima del blackout del 29. Il pilota è gravemente ferito e cerca di recuperare un prezioso oggetto che porta con sé, un cubo atlantideo. L’oggetto è di massimo valore, raro e sembra disporre di una tecnologia che bypassa il problema elettrico. Un altro clan, però, mira ad impadronirsi del cubo, ovvero i Corvi, presentati come i cattivi della serie per i loro modi di fare crudeli e violenti. I corvi, infatti, scovano le tracce della navicella e, grazie ad essa, riescono a raggiungere il territorio degli Origini. Mentre sono alla ricerca del cubo che Elja ha trovato e nascosto, fanno una carneficina della popolazione. Elja riesce a scappare, Liv viene data per morta perché gravemente ferita e Kiano viene rapito dai corvi, con lo scopo di torturarlo e schiavizzarlo per fargli rivelare che fine abbia fatto il cubo atlantideo.

mercoledì 10 marzo 2021

#Libri: L'inizio di ogni cosa


"Una voce maschile che non ha paura di raccontare, con profonda tenerezza, sentimenti e paure di un'intera generazione."

La scrittrice Sara Rattaro ci ha preso in pieno, non c'è altro modo per riassumere questo libro se non con queste parole.
Ne "L'inizio di ogni cosa" edito da Sperling & Kupfer e scritto da Luca Ammirati, autore di "Se i pesci guardassero le stelle" si svela e si mette in risalto con una dolcezza disarmante l'insicurezza che vivendo i rapporti umani ci piomba addosso e si insinua dentro di noi.
È inevitabile: che sia volontariamente o meno, ci troviamo perennemente feriti dagli altri, e feriamo perennemente gli altri.
Non deve essere per forza una questione di cattiveria, sia ben chiaro, ma è nella natura dell'uomo essere egoista nel cambiamento e nella crisi.
Anche se si è sempre stati altruisti e premurosi.
Anche se si è amata una persona con ogni pezzo di cuore e anima.
È semplicemente inevitabile.

martedì 9 marzo 2021

#MustToWatch: Onward - Oltre la magia

Da qualche tempo a questa parte i nuovi cartoni animati prodotti dalla Disney non hanno più un nemico da sconfiggere. I tempi cambiano, i bambini crescono e gli adulti si evolvono, con la consapevolezza che il nemico da abbattere non è più all’esterno di noi, ma al nostro interno. I cattivi non offrono più mele avvelenate, non rubano più le principesse, e non fanno cadere più nessuno in un lungo sonno. No, i veri cattivi sono all’interno dei personaggi stessi, il male si trasforma in una sfumatura dell’animo umano. Bene e male sono due facce della stessa medaglia.

Tutta questa introduzione sulla nuova direzione dei film d’animazione ci serve per parlarvi di un prodotto di casa Disney entrato a pieno titolo nei nostri Must To Watch: Onward – Oltre la magia.
Uscito lo scorso anno negli States e distribuito nelle sale cinematoigrafiche italiane a metà dall’anno scorso, il film è entrato nel catalogo di Disney+ a gennaio 2021.

lunedì 8 marzo 2021

#MustToWatch: Dawson's Creek, terza stagione

Dicendovi che consideriamo la terza stagione di Dawson’s Creek come la migliore, è ovvio che ammettiamo alla luce del sole di essere sempre state (e sempre saremo) team Joey/Pacey.

La terza stagione fa crescere i semi che sono stati piantati durante l’anno precedente a Capeside. Ogni situazione si rivela nella sua reale forma.  Nella seconda stagione i personaggi sono cambiati radicalmente, e nella terza nascono nuove situazioni. Potremmo dire, per citare Joey, che le cose evolvono.

“Qualunque cosa tu abbia fatto in passato, ti ha reso ciò che sei e quindi a me sta bene”

Jen perdona se stessa e il suo passato. Diviene una persona totalmente diversa: è responsabile e cosciente di sé. Inizia una storia con Harry, nella quale abbatte ogni sua barriera. Ammette le sue fragilità emotive, come la gelosia e il possesso. In più, non nutrendo più alcun sentimento per Dawson, riesce a essere una vera amica per lui e Joey. È rinata come una farfalla, e forse il punto cruciale della sua metamorfosi avviene il giorno del Ringraziamento, quando affronta la madre per la prima volta.

sabato 6 marzo 2021

#Arte: Le lacrime di Freyja

Freyja è una dea del pantheon nordico abbastanza conosciuta. Famosa per la sua bellezza e per essere anche la dea della fertilità, questo personaggio non si è mai limitato al ruolo “romantico”, quanto più alla rappresentazione della divinità guerriera. Nella mitologia nordica, infatti, i valorosi guerrieri che si erano distinti in battaglia avevano l’accesaso al Valhalla, una sorta di Paradiso dove ricevevano onore e gloria eterna, passando l’esistenza a coltivare i piaceri del corpo. A portarli in questo mondo degli eroi, a sceglierli, c'erano Odino e Freyja. Di per sé, non è mai stata la semplice rappresentazione dell’amore e della bellezza, ma anche della guerra, in quanto dotata di una grande forza di volontà, autorità e autostima, con una intelligenza sopraffina così da renderla sia tanto amata che temuta. Un comandante autorevole quanto affascinante, il cui nome significa “La Signora”. Nata dalla stirpe dei Vani (divinità minori), lei, suo padre e suo fratello passarono alla stirpe maggiore, ovvero degli Aesir, per sigillare un patto di alleanza tra i due gruppi.

Freyja è anche la protagonista di un famosissimo quadro, dal nome “Le lacrime di Freyja”, la cui attribuzione è stata erroneamente per anni attribuita a Gustav Klimt, mentre la sua autrice reale è Anne Marie Zilberman, una pittrice contemporanea francese.

venerdì 5 marzo 2021

#StorieRomane: Il Casino Nobile

facciata del Casino Nobile
Nel pieno centro del quartiere Nomentano, a pochi passi da Piazza Bologna e dall'omonima fermata metro vi è incastonata una delle piccole (e tantissime) gemme di Roma: Villa Torlonia.

Originariamente proprietà della famiglia Doria Landi Pamphilj che adibì l'oggi parco pubblico a tenuta agricola dal diciassettesimo secolo fino alla metà del diciottesimo secolo e successivamente proprietà della famiglia Colonna, il passaggio del testimone agli attuali proprietari - i Torlonia - avvenì solo nel 1797.
Solo nel 1806 furono però iniziati i lavori all'interno della villa, su progetto di Giuseppe Valadier e continuati da Quintiliano Raimondi, Giuseppe Jappelli e Giovan Battista Caretti.