Mi sono sempre chiesta se “The Sims” potesse favorire o meno il complesso del dio, una sorta di delirio di onnipotenza, nei giocatori. È largamente diffusa l’idea che i videogiochi possano incitare qualsiasi tipo di comportamento anticonvenzionale, senza comprendere che un soggetto (non disturbato in precedenza) dopo aver giocato per un numero non esagerato di ore, può tranquillamente vivere la propria vita, senza che possa uscire di casa per commettere una strage.
È stato studiato anche il fatto che videogiochi violenti possano avere una funzione di catarsi e il caso di "The Sims" non è diverso. Trattandosi di un gioco di simulazione, il giocatore si trova a costruire il mondo dei suoi personaggi, proprio come una divinità che prepara la “terra” su cui cammineranno le sue creazioni.