sabato 5 dicembre 2020

#Costume&Società: San Nicola, il primo Babbo Natale

Babbo Natale è quel signore vestito di rosso, con il pancione e la barba bianca, famoso in tutto il mondo perché, come i bambini sanno, elargisce doni creati appositamente per loro dagli elfi, suoi aiutanti. Dove? Al Polo nord, rispondono tutti. E se vi dicessimo che, in realtà, non viene dal nord del mondo, ma dal sud Italia?

Sono in pochi a sapere che il mito del signore che porta i doni ai bambini nasce dalla leggenda di San Nicola, un vescovo che con il tempo ha assunto il nome di Babbo Natale, Santa Klaus (ecc), perdendo la connotazione di uomo di chiesa. In Puglia si festeggia San Nicola nella notte tra il 5 e il 6 dicembre con il consueto scambio di doni.

venerdì 4 dicembre 2020

#MustToRead: Il giovane Holden

 

Nel 1951 J.D. Salinger pubblica uno dei capolavori della letteratura mondiale. Il titolo originale, “The catcher in the rye”, è un gioco di parole inglese che è stato difficile tradurre in alcuni paesi europei. In Italia “Il prenditore nel campo di segale”, sua traduzione letterale, diventa “Il giovane Holden”. La copertina bianca con il titolo nero è una scelta che  Salinger prende fermamente: ogni lettore, infatti, avrebbe dovuto scegliere il libro solo in base al suo contenuto.

Il romanzo è totalmente scritto in prima persona, e anche se il tempo in cui è ambientato viene omesso, possiamo capire da alcuni fatti e avvenimenti che ci troviamo a pochi giorni dal Natale del 1949. Scritto tra una cittadina della Pennsylvania e New York siamo la mente, il corpo e i ricordi di Holden Caulfield.

giovedì 3 dicembre 2020

#Pensieri: Emily Cooper - La rivincita dei cliché

 (L'articolo contiene Spoiler sulla serie) 


Nel catalogo di Netflix al momento ci sono due serie tv molto chiacchierate: sto parlando di “La Regina degli scacchi” (che abbiamo recensito qui) e “Emily In Paris” e dato che della prima abbiamo già parlato, oggi vorrei concentrarmi sulla seconda.

Emily in Paris” è la classica commedia romantica dalle situazioni al limite del surreale. La trama è quanto più possibile semplice: una ragazza di Chicago, Emily appunto, lavora per un’importante agenzia di marketing e si trasferisce per un anno nella sede parigina per importare le strategie americane in Francia.

mercoledì 2 dicembre 2020

#Costume&Società: Slut-shaming

Ma voi ci credete che ci sono ancora tante donne e uomini che credono che lo slut-shaming non sia un problema?
Peggio ancora, ci credete che ci sono tantissime donne e tantissimi uomini che addirittura si vantano di praticare slut-shaming nei confronti di una donna?

E sì, ci dispiace dirlo ma in questo articolo parleremo di donne, solo ed esclusivamente di donne.
Se gli abusi e le violenze sono un enorme problema che colpisce entrambi i sessi, non possiamo dire la stessa cosa dello slut-shaming.

martedì 1 dicembre 2020

#Cinema&SerieTv: Emily in Paris - Recensione

Chi non ha mai sognato di poter fare il lavoro dei propri sogni in una nuova città? Magari proprio in una delle città considerate tra le più romantiche? Vivere una nuova avventura, trasferirsi dall’altra parte del mondo, mettersi in gioco per poter cercare di dimostrare quanto si vale. Tutto bellissimo, sulla carta, se non fosse che si possa eccedere un po’ e cadere nel pressapochismo. Questo è il caso di Emily in Paris, serie tv Netflix che vede Lily Collins nei panni dell’americanissima protagonista. Chi meglio della Collins poteva essere scelta per poter adempiere a tale ruolo? Del resto lei è stata a lungo il volto della Lancome. 

Ma veniamo a noi. 

lunedì 30 novembre 2020

#Pensieri: Quanti vorrebbero un'amica come Rory Gilmore?


Non c’è una serie tv che mi ha appassionata tanto e quanto “Una mamma per amica”, “Gilmore’s Girls” nel suo titolo originale. Non ho mai perso una puntata, ho consumato i dvd, e ho sempre rivisto le repliche alla televisione, registrandole se non potevo guardarle nell’orario di trasmissione. Da quando è approdata su Netflix, la riguardo a ripetizione arrivando anche a tre re-watch in un anno.


So le puntate, i dialoghi, le scene a memoria, tanto che riesco riconoscere il titolo della puntata da una frase o un fotogramma. Insomma, sono una fissata, non lo metto in dubbio. Ho ovviamente i miei personaggi preferiti: Lorelai e Jess, e spesso mi chiedo quanti di questi personaggi inventati vorrei nella mia vita.

sabato 28 novembre 2020

#MustToWatch: 3 buoni motivi per guardare The Mandalorian

Siamo giunti alla seconda stagione della recente serie prodotta dalla Disney sul franchise dell’amatissima saga di Guerre Stellari, “The Mandalorian”, creata da Jon Favreau, prodotta dalla Lucasfilm e disponibile su Disney+.
Ambientata cinque anni dopo le vicende narrate ne “Il ritorno dello Jedi” e venticinque prima de “Il risveglio della Forza”, in “The Mandalorian” viene raccontata la storia di Mando (il Mandaloriano del titolo, il cui nome vero è Din Djarin), un guerriero solitario cacciatore di taglie che si imbarca in una missione per recuperare una preda, il Bambino, appartenente alla stessa specie di Yoda e capace di controllare la Forza. Scovato, il Mandaloriano consegna la taglia al cliente, ma poco dopo si pente della scelta fatta e lo recupera, dando così inizio ad una storia di protezione. 

Dopo questa premessa, iniziamo con il quesito del titolo: quali sono i motivi che dovrebbero spingere il pubblico a guardare “The Mandalorian”?