Oggi nel mondo si contano otto miliardi di persone, migliaio più migliaio meno; il livello di inquinamento dei mari, delle falde, dei fiumi sale mentre il livello dei ghiacciai scende, le foreste bruciano e le terre si desertificano spingendo interi popoli a una migrazione ininterrotta…eppure, eppure si parla di crisi delle nascite!
Un’ineffabile signora in una intervista ha dichiarato che le donne dai diciotto anni devono pensare a fare figli, quanti e con chi e per quanto tempo della loro vita fertile è solo un dettaglio, che la signora non ha chiarito; ora, il problema della procreazione gli umani (gli animali hanno molto più buon senso pratico) se lo sono posto fin da quando hanno capito come funziona il sesso e subito dopo ne hanno fatto il centro, non del divertimento che ne deriva quando è consenziente ma di un continuo mercimonio, di un esercizio di potere. Per rispondere in parte alla signora di cui sopra, e per cercare di capire meglio cosa accade quando la procreazione non è una scelta ma un obbligo, lasciamo la parola a Esiodo e della sua Teogonia.
Un’ineffabile signora in una intervista ha dichiarato che le donne dai diciotto anni devono pensare a fare figli, quanti e con chi e per quanto tempo della loro vita fertile è solo un dettaglio, che la signora non ha chiarito; ora, il problema della procreazione gli umani (gli animali hanno molto più buon senso pratico) se lo sono posto fin da quando hanno capito come funziona il sesso e subito dopo ne hanno fatto il centro, non del divertimento che ne deriva quando è consenziente ma di un continuo mercimonio, di un esercizio di potere. Per rispondere in parte alla signora di cui sopra, e per cercare di capire meglio cosa accade quando la procreazione non è una scelta ma un obbligo, lasciamo la parola a Esiodo e della sua Teogonia.