martedì 8 febbraio 2022

#Libri: La custode dei Peccati

Per ogni peccato, un cibo. Per ogni confessione, il silenzio. Ma la verità non si può tacere per sempre.

Queste sono le parole che capeggiano sulla copertina de “La custode dei peccati” di Megan Campisi, il suo romanzo d’esordio uscito proprio quest’anno ed edito dalla casa editrice Nord. Potremmo dire tranquillamente che si tratta di una partenza col botto, dato che è presente in tutte le librerie come lettura consigliata. Ma di cosa parla questo romanzo?

Seguiamo la storia di May Owens, una ragazza orfana che viene imprigionata per aver rubato un pezzo di pane. Mentre attende la sua condanna per impiccagione, i giudici scelgono per lei una sorte ben peggiore della morte: diventare una mangiapeccati. Le viene messo un collare intorno al collo, la lingua macchiata con la S di “sin” (peccato) ed è costretta a fare voto di silenzio. Il ruolo della mangiapeccati è quello di chi dà l’estrema unzione a chi si trova in punto di morte: a ogni peccato confessato, la suddetta dovrà mangiare il cibo corrispondente, assumendo sulla propria anima la colpa della persona morente, cosicché quella possa ascendere al Paradiso. Così May comincia ad apprendere il mestiere da un’altra mangiapeccati, Ruth. Disprezzate ma indispensabili, le mangiapeccati sono solo donne e vengono continuamente cercate da tutti, dai ricchi ai più poveri della scala sociale. Convocate entrambe a corte, ascoltano la confessione di una delle dame della regina, ma sulla sua bara compare un cuore di cervo, pietanza corrispondente all’infanticidio, peccato però non confessato dalla dama. Ruth si rifiuta di portare a termine il suo lavoro, venendo imprigionata. Temendo per la sua stessa sorte, May mangerà il pasto, giurando di fare giustizia per la sua mentore e amica. Non sa, però, che si troverà coinvolta in un complotto reale che metterà in serio pericolo la sua stessa esistenza.

#Cinema&SerieTv: Birds of Prey su Netflix

Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn
è l’ennesimo tentativo della Warner Bros di cercare di creare un universo cinematografico per i personaggi DC, degno rivale della Marvel. Approdato in questi giorni sulla piattaforma di Netflix, non possiamo fare a meno di parlare di questo film del 2020. Per quale ragione? Beh... già quando era uscito in sala non ci aveva convinte poi molto, ma riguardandolo a distanza di un anno delle cose da aggiungere ci sono eccome.

Prima di addentrarci nel cuore di questa recensione, non possiamo fare a meno di accennare a ciò che si nasconde dietro questo progetto. Birds of prey, infatti, è un progetto tutto al femminile per quanto riguarda il retro-macchina da presa. E per un film che sembra voler parlare della psicologia di un personaggio complesso come quello di Harley Quinn è sicuramente un’ottima mossa di marketing.

lunedì 7 febbraio 2022

#Musica: Dove si balla

“Fottitene e balla
tra i rottami
balla per restare a galla
negli incubi mediterranei”
Dove si balla, Dargen D’Amico  

#Musica: Sally

Non abbiamo mai parlato di Vasco Rossi, di cui in realtà siamo molto più fan (n.d.a. o meglio, sicuramente io lo sono e il mio tatuaggio sulla spalla lo conferma).
Fan di Vasco non lo siamo mai state per scelta e non c'è mai stato un momento della nostra vita in cui abbiamo pensato "sì, lui mi piace", ma lo siamo sempre state quasi per osmosi, per tradizione. Vasco è il classico artista che, semplicemente, in famiglia c'è sempre stato perché è sempre stato ascoltato da tutti.
Quindi, sulla base di ciò, non chiedeteci cosa stavamo aspettando a scrivere un articolo su di lui, perché non lo sappiamo nemmeno noi.
Oggi 7 Febbraio però si festeggia il suo settantesimo compleanno, e noi siamo più che felici di potergli fare gli auguri.

"Sally", scritta da Vasco Rossi e da Tullio Ferro e arrangiata da Celso Valli, viene pubblicata nel 1996 all'interno del suo undicesimo album "Nessun pericolo... per te", ed è uno di quei brani che nel corso degli anni ha fatto affezionare sempre di più il pubblico per la sua natura biografica, forse proprio perché autobiografico in primis.
E le canzoni autobiografiche si sa, fanno affezionare sempre il pubblico in un modo speciale.

sabato 5 febbraio 2022

#Personaggi: Tammy Faye, la vera storia

Nata sotto il segno di pesci, il 7 marzo del 1942, Tammy Faye è un personaggio assai discutibile della storia dello show business americano. Il suo ritratto, forse romanzato neanche troppo, è stato portato in scena dalla stupenda Jessica Chastain nel film: Gli occhi di Tammy Faye. Questo film è stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma lo scorso ottobre. Ma non è la prima volta che Tammy si scontra con la propria immagine o la propria rappresentazione; infatti nel 2000 era stato realizzato un documentario sulla sua figura.

#DivinaCommedia: Canto IX

Continua la nostra analisi della Divina Commedia dal punto di vista esoterico. Premettiamo che il nono canto è molto difficile emotivamente. Potrebbe ricordare molto beme un thriller dei nostri tempi. In effetti il Canto IX è tra i nostri preferiti, proprio perché ci mette faccia a faccia con il senso del terrore. Vi ricordiamo ancora che non stiamo qui per darvi nozioni già apprese a scuola, ma per portare alla luce gli insegnamenti di Dante che sono rimasti nascosti per troppo tempo. Stiamo diventando noiose, lo sappiamo.

venerdì 4 febbraio 2022

#Arte: Ettore e Andromaca

Ci sono degli abbracci che rimangono nella storia, che sia condivisa o personale. Ci sono delle strette che scaldano il cuore e quelli mancati che fanno male. Oggi parliamo proprio di quest’ultimi, in particolare per descrivere l’opera di De ChiricoEttore e Andromaca”. Si tratta di un olio su tela realizzato nel 1917 e oggi conservato nella Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Ettore, dunque per me tu sei padre, sei tenera madre,
fratello sei per me, sei florido sposo. Oh, t’imploro,
muoviti adesso a pietà! Rimani con noi sulla torre,
non lasciar orfano il bimbo, né vedova me tua compagna!

Nel mito di Omero, Ettore era il principe di Troia, sposo di Andromaca e padre di Astianatte. Durante la guerra narrata nell’Iliade, il principe troiano si trova costretto a combattere contro Achille. Nello scontro perirà, le sue urla strazianti arriveranno fino all’accampamento dove l’amata moglie attende, inutilmente, il ritorno del marito. Per farsi ancora più beffe dello sconfitto, Achille legherà addirittura le caviglie del morto al proprio carro, per farlo strisciare nella polvere.