Così è strutturata anche la Divina Commedia, proprio per il suo essere una guida al nostro cammino iniziatico. Vi ricordiamo che la stiamo analizzando dal punto di vista strettamente esoterico, quindi salteremo le parti politiche, storiche o d’ispirazione alla letteratura, se non necessarie al nostro fine.
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sabato 4 dicembre 2021
#DivinaCommedia: Canto VII
venerdì 3 dicembre 2021
#Anime: Banana Fish
#Eventi: Gabriele Mainetti (Freaks Out)
giovedì 2 dicembre 2021
#Arte: René Magritte
#TheBeatles: Beatles For Sale
Anche se in apparenza non sembra ai livelli dei precedenti, l’album esce il 4 dicembre 1964 e ottiene il primo posto nelle classifiche nel Regno Unito, in Australia e in Germania. Con 750.000 ordinazioni giorni prima dell’uscita, Beatles For Sale spodesta A Hard Day’s Night sul trono della UK album chart, divenendo il quarto album dei Beatles a raggiungere tale posizione. Quattro su quattro, non male.
mercoledì 1 dicembre 2021
#Cinema&SerieTv: Strappare lungo i bordi - Recensione
#MustToWatch: Tick, Tick... Boom!
Il tempo scorre e il suo fluire condiziona gli uomini al punto da vedere alcune tappe come “l’inizio della fine”, ma la fine vera è una sola. “Tick, Tick… Boom!”, disponibile su Netflix, è l’adattamento cinematografico dell’omonima opera di Jonathan Larson, drammaturgo statunitense che ha riscritto le regole dei musical e la definizione dello stesso di Broadway, del sound e delle storie che possono essere raccontate. “Tick, Tick Boom” e la sua seconda opera, “Rent”, sono veri e propri capolavori, soprattutto grazie a Rent ha ricevuto un premio Pulitzer per la drammaturgia. Peccato che Larson non sia mai riuscito a ritirare il premio… o a vedere i suoi anni di duro lavoro e sacrificio apprezzati da una folla urlante: l’autore si spense per un improvviso aneurisma all’aorta la sera prima del debutto. Aveva trentacinque anni.
“Tick Tick… Boom!” è la storia di un aspirante compositore di musical alla soglia di trent’anni. Siamo negli anni ’90, a Greenwich Village (New York), il protagonista è Jonathan Larson (Andrew Garfield) che mette tutto se stesso nella sua opera, chiamata “Superbia” (una sorta di moderno “1984”), ma perché abbia successo, si vede sacrificare la donna che ama (Susan, intepretata da Alexandra Shipp) e il suo migliore amico Michael (Robin de Jesùs) in nome del “non ho tempo”. Ogni cosa che Larson fa è legato a Superbia, a trovare quel solo brano che sarà la svolta della storia. In un periodo in cui i suoi amici vengono decimati dall’AIDS, Jonathan vive nella paura costante del sentire nella sua testa il continuo ticchettio delle lancette che determinano lo scorrere inesorabile del tempo. I trent’anni sono alle porte e che cosa ha concluso?