lunedì 25 ottobre 2021

#Halloween: Il ragazzo della terrazza

Cosa ci sia di tanto divertente nella festa di Halloween, Laura non l’ha mai capito. L’idea di travestirsi per forza, per non essere una sfigata, le pesa. Ha sedici anni, è timida, l’unico contatto sociale che ha è con Flavia, solo perché si conoscono dall’asilo. Entrambe figlie uniche, si comportano come se fossero sorelle e forse è per questo che non riescono a mettere fine alla loro amicizia. A volte Laura si domanda cosa sarebbe successo se si fossero conosciute al liceo. Sarebbero lo stesso così unite? O la loro è solo abitudine, una relazione-scoglio, come la chiamerebbe sua madre. Si frequentano perché sanno che ci saranno sempre. È una cosa carina o tossica? Senza Flavia, chi sarebbe Laura?

«Allora? Mi rispondi?» Flavia schiocca le sue dita minute davanti gli occhi verdi di Laura, che torna così alla realtà. Ruota leggermente la testa, fa una smorfia e balbetta qualche sì, palesemente a caso. «Non mi stavi ascoltando, vero?» L’amica, o lo scoglio a cui si appoggia, si siede accanto a lei. È in reggiseno viola, i jeans sbottonati, pronti a essere tolti per far entrare il vestito da strega nuovo di zecca. Vuole anche il giudizio di Laura, come se a Flavia importasse veramente. «Senti, lo so che non ti va di venire, che ci sono tutti i miei compagni di classe e tu non conosci nessuno. Per me non è una festa importante, ti prometto che possiamo andarcene quando ci va, torniamo da me e ci vediamo Nightmare before Christmas, o qualche puntata di Supernatural. Okay?» Flavia le stringe la mano.
Laura annuisce. Eccola là, di nuovo: amicizia o scoglio? 

sabato 23 ottobre 2021

#Cinema&SerieTv: Dark Shadows

Come ogni anno, nel mese di ottobre, a Roma si celebra la Festa del Cinema e tra gli ospiti famosi di quest’anno c’è Tim Burton, il noto sceneggiatore, produttore, regista, disegnatore e tanto altro che nel corso degli anni abbiamo conosciuto per le sue produzioni “grottesche”, come “La sposa cadavere”, “Nightmare Before Christmas”, “Edward Mani di Forbice”, “Big Fish” e tanto altro ancora.

Dato che oggi Burton si trova a Roma, abbiamo deciso di parlare di una sua produzione particolare, risalente al 2012, ovvero “Dark Shadows”. La storia inizia nel 1760 quando la famiglia Collins parte da Liverpool alla volta del Maine, dove decide di mettere radici. Fondano Collinwood, il loro maniero, e danno vita a una azienda ittica. Barnabas (Johnny Depp), l’erede dei Collins, seduce e abbandona una strega, Angelique (Eva Green), e si innamora perdutamente Josette (Bella Heathcote). Logorata dalla gelosia, la strega fa suicidare l’amata di Barnabas e al ragazzo riserva un destino peggiore: lo trasforma in vampiro, così che il suo tormento sia eterno.

venerdì 22 ottobre 2021

#Eventi: Zerocalcare presenta “Strappare lungo i bordi”

La Festa del Cinema di Roma sta regalando delle piccole chicche audiovisive che non escludono la serialità. Infatti, qualche giorno fa, è stata presentata in anteprima la nuova serie tv di Netflix che coinvolge attivamente un romano: Zerocalcare. La serie è “Strappare lungo i bordi” e sarà disponibile all’interno del palinsesto della piattaforma dal 17 novembre.
Un progetto ambizioso che riesce a mantenere l’alta riconoscibilità e non tradisce le intenzioni satiriche e comiche che l’autore aveva già impresso con la stampa delle sue vignette. Noi di 4Muses abbiamo avuto il piacere di vedere le prime due puntate (ve ne parleremo in un prossimo articolo), ma intanto vi raccontiamo del progetto e del modo con cui Michele Rech stesso ha lavorato sul passaggio in animato. 
L’idea della serie, infatti, come lui stesso ha sottolineato era arrivata già un po’ di anni, quando gli era venuta voglia di provare a raccontare una storia non a fumetti, ma a cartoni.

giovedì 21 ottobre 2021

#Libri: La governante della Regina

Da appassionate di monarchie europee, soprattutto quella inglese, non potevamo non leggere il romanzo di Wendy Holden: “La governante della Regina”. Ora, nonostante la dicitura: “Questo romanzo è un’opera di fantasia. I fatti storici narrati sono liberamente interpretati dall’autrice”, vi assicuriamo che c’è ben poco di fantasioso. È quindi un libro che ci ha entusiasmate, ma che -come forse era prevedibile- non ci ha fatto ben inquadrare la figura di Marion Crawford.

Questo articolo non contiene veri e propri spoiler, essendo qualcosa di storico, ma se non conoscete la storia e non volete rovinarvi la lettura del romanzo, chiudete la pagina. Se invece volete saperne di più, potete continuare senza problemi.

mercoledì 20 ottobre 2021

#Arte: Trittico della Vendetta

La settimana scorsa abbiamo introdotto Hayez con la sua opera più celebre, “Il Bacio” e ci siamo chieste: perché non esaminare anche opere meno conosciute ma egualmente belle dello stesso autore? E quindi oggi parliamo di quello che l’artista definì il “Trittico della vendetta”: tre quadri realizzati tra il 1847 e il 1853.

Ovviamente le tre opere si inseriscono del discorso vendicativo in campo sentimentale. La protagonista è Maria, colei che ha subito il tradimento. Il trittico è composto da tre azioni compiute dalla donna, sotto consiglio dell’amica Rachele, in cui viene convinta a denunciare, a portare la missiva nella "bocca del leone marmoreo" (dove venivano messe le dichiarazioni anonime) e successivamente a ripensarci. I quadri sono denominati rispettivamente: "Consiglio alla vendetta", "Accusa segreta" e "La vendetta di una rivale".

martedì 19 ottobre 2021

#Pensieri: Il peso del "per sempre"

2019, Londra
Ci è sempre stato insegnato che una relazione se non è per sempre, allora non è valida e non lo è mai stata, che una relazione, se non è per sempre è assolutamente inutile, priva di valore. Con la frase "mi stai lasciando e quindi per te non sono mai stato niente", secoli di film, serie tv, anime, libri e musica hanno marchiato a fuoco nel nostro cervello un'idea di relazione ideale inesistente, ma soprattutto impossibile da raggiungere.
Una volta, ormai quasi due anni fa, mi è capitato tra i consigliati di YouTube un video del Canale di Venti: Non è vero un cazzo.

Due anni fa avevo diciannove anni, e avevo - nel mio gruppo di amici e conoscenti - la nomina del Grinch delle relazioni.
E non solo per il mio caratteraccio (che mi ero costruita quasi per forza e decisamente meccanismo di difesa) che mi avrebbe fatto sentire superiore anche a Gesù Cristo in persona se fosse resuscitato o alla Regina Elisabetta II se me la fossi trovata davanti, ma anche perché mi sono sempre sentita una voce fuori dal coro, parlando di relazioni.
Mi hanno cresciuta senza dimostrazioni o spiegazioni sul significato di "lungo termine", figuratevi voi se nel mio cervello esiste il concetto del "per sempre".
Sono una persona a volte fin troppo ottimista e mi rifiuto molto spesso di vedere il male in ciò che mi sta intorno, eppure questo discorso nasce da un profondo pessimismo e senso di sconfitta che mi porto perennemente dietro.

Tutto ciò non rende il discorso meno realistico, ma almeno sapete chi vi sta parlando.

lunedì 18 ottobre 2021

#Marvel: Venom 2 - promosso o bocciato?

Ormai dovremmo averlo imparato, meglio entrare in sala senza alcuna aspettativa per non restare delusi da ciò che si vedrà e “La Furia di Carnage” ne è la riprova. Noi di 4Muses abbiamo avuto modo di vedere questa pellicola qualche giorno prima dell’uscita in sala e adesso vogliamo prenderci qualche minuto del vostro tempo per poterne parlare insieme; cercando di restare Spoiler Free.

La Sony, col primo capitolo della saga, aveva già fatto intuire la direzione che aveva intenzione di prendere, ma in questo caso la devia ulteriormente verso qualcosa di - sì, divertente, ma - scialbo.

La storia si apre esattamente dove l’avevamo lasciata con la post-credits del primo film: Eddie che intrattiene delle conversazioni, alla ricerca di un nuovo scoop, con Cletus Kasady. Il giornalista, dunque, cerca di carpire quelli che sono i segreti del pluri-omicida condannato alla pena di morte; così da poter continuare quella scalata di carriera che Venom stesso gli ha permesso di ottenere da quando loro sono diventati una cosa sola. Ma questo lo possiamo anche semplicemente evincere da quello che è il trailer e, in parte, anche dagli albi a fumetti che nel corso del tempo hanno narrato queste storie. Dove sta il sostanziale problema? Beh… come già detto, è come se mancasse qualcosa e quel qualcosa è proprio la violenza che ci si aspetta di trovare in un film del genere. Una violenza che il primo volume di questa saga ci aveva fatto saggiare appena, ma che qui sembra mancare del tutto.