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mercoledì 29 gennaio 2025

#TheBeatles: Get Back

Get Back” è uno dei brani più iconici dei Beatles, con un testo che lascia senza parola ancora oggi, per la sua attualità ma soprattutto per la schiettezza con cui vengono trattati certi argomenti.


Pubblicato come singolo nel 1969, e poi contenuto nell’album “Let it be” del 1970, “Get Back” fa parte di quei brani cantati nel famoso concerto sul tetto degli uffici della Apple Records, ultimo live dei Beatles. Inoltre dà anche il nome al docu-film disponibile su Disney+.

Ma cosa ha di così speciale? Andiamolo a vedere…

Jo Jo was a man who thought he was a loner
(Jo Jo era un uomo che pensava di essere un solitario)
But he know it couldn’t last
(Ma sapeva che non poteva durare)
Jo Jo left his home in Tucson, Arizona
(Jo Jo lasciò la sua casa a Tucson, in Arizona)
For some California grass
(Per un po' d'erba della California)

Get back
(Ritorna)
Get back
(Ritorna)
Get back to where you once belonged
(Torna al posto a cui appartenevi)
Get back
(Ritorna)
Get back
(Ritorna)
Get back to where you once belonged
(Torna al posto a cui appartenevi)
Go back, Jo Jo
(Torna indietro, Jo Jo)

Go home
(Vai a casa)

[x2]

Sweet Loretta Martin thought she was a woman
(La dolce Loretta Martin pensava di essere una donna)
But she was another man
(Ma era un altro uomo)
All the girls around her say she’s got it coming
(Tutte le ragazze intorno a lei dicevano che se l’era cercata)
But she gets it while she can
(Ma lei lo prende finché può)

[Rit.]

Get back, Loretta

(Ritorna, Loretta)
Your mommy’s waiting for you
(Tua madre ti sta aspettando)
Wearing her high-heels shoes
(Indossando le sue scarpe con i tacchi alti)
And a low-neck sweater
(E un maglione scollato)
Get back home, Loretta
(Torna a casa, Loretta)

Partiamo come sempre dalle parole del diretto interessato: Paul McCartney, autore del brano (anche se nei crediti compare come sempre anche John Lennon).

Il titolo parla chiaro: Get Back (trad. “Ritorna”). I Beatles stanno crescendo, l’adolescenza è ormai finita, per tutti i loro anni venti hanno fatto musica rivoluzionando totalmente il concetto della stessa, si affacciano ai trenta e alla vita matura.
Paul sente allontanarsi tutti, ma soprattutto sente andare via il suo migliore amico (seh, vabbé) John. Per Paul la soluzione è semplice: bisogna tornare a come si era prima, al fare semplicemente rock ‘n roll, qualche concerto e rallentare con la mole di lavoro. Per John, invece, è il momento di diventare tutti solisti e che sarà, sarà.


Nei momenti immediatamente successivi, ridacchiava e diceva che era una faccenda davvero elettrizzante, e lo faceva sentire come se stesse annunciando un divorzio, e poi rideva ancora. All’epoca, naturalmente, è stata una botta pazzesca. Un colpo da ko. Sei al tappeto sul ring, e lui sghignazza e ti dice come sta bene adesso che ti ha messo al tappeto.

(Paul McCartney, Paul McCartney – The Lyrics)

Paul mette così tutta la sua disperazione nel testo e nella musica, la vediamo anche nel concerto e nel docufilm, spera sul serio che tutto possa tornare come prima, la sua è una supplica, una preghiera, fino all’accettazione che nulla potrà mai tornare come prima.

Ma vediamo tutto ciò dal brano stesso... 
 
Nella prima strofa del brano il protagonista è un certo Jo Jo che abbandona la sua casa a Tucson, Arizona, per trasferirsi in California… probabilmente solo per l’erba.
Nella seconda strofa abbiamo Loretta Martin, un personaggio dalla sessualità ambigua: pensa di essere una donna, ma in realtà è un uomo (probabilmente nel giro della prostituzione, anche abbastanza violenta) con una madre che l’aspetta indossando tacchi alti e un maglione scollato, a indicare che certamente tra le due deve esserci stato una sorta di imprinting non proprio sano.

Insomma, le due storie hanno un qualcosa in comune: il protagonista non lucido con se stesso, che non sa cosa fare della sua vita e la vive senza porsi troppe domande. Forse in tutto ciò Paul ha visto John: in quel tempo stava sempre più andando in simbiosi con Yoko Ono (raccontiamola come vogliamo ma tra i due non vi era proprio una relazione sanissima) e l’uso continuo di droghe pesanti, nel “ritorna” del ritornello forse Paul voleva tendere una mano verso l’amico (…) di sempre.

Nonostante questo clima di tensione, le registrazioni di “Get Back” – che si possono vedere nell’omonimo docufilm – erano leggere e allegre, come testimonia la versione satirica “Commonwealth”, dove vi è una semicitazione del discorso razzista pronunciato dall’ex ministro inglese Enoch Powell con la strofa: “You’d better get back to your Commonwealth homes” (trad. “Fareste meglio a tornare nelle vostre case nel Commonwealth”) che poi darà vita alla strofa sempre ironica sui Pakistani, tolta dal brano:

Meanwhile back at home too many Pakistanis
(Nel frattempo qui in patria troppo pakistani)
Living in a council flat
(Vivono in case popolari)
Candidate MacMillan, tell us what your plan is,
(Candidato MacMillan dicci qual è il tuo piano)
Won’t you tell us where you’re at
(Perché non ci dici a cosa miri?)

Comunque, questa canzone che John Lennon defintì
Meglio di “Lady Madonna ma pur sempre una minestra riscaldata”, con più di 200.000 copie vendute, ottenne il Disco d’Argento.

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