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Usi & Costumi

venerdì 31 ottobre 2025

#Halloween: Storie, tradizioni e numeri

Durante questa settimana abbiamo parlato delle tradizioni di Halloween, riscoprendole molto più vicine alle nostre di quanto potevamo immaginare.

Oggi, proprio nel giorno di Halloween, ci dedichiamo maggiormente a vederne i numeri, cercando di capire perché questa festa sta prendendo sempre più piede anche nel sud dell’Europa e che impatto ha sull’economia.
  
Come abbiamo già detto nel corso degli articoli precedenti – sia di questa settimana, sia durante i quasi cinque anni del blog – Halloween ha come radice il capodanno celtico, chiamato Samhain e celebrato più di duemila anni fa  in Irlanda e Scozia.
L’etimologia del nome è incerta, visto che proviene dal gaelico antico, ma la più accreditata è la traduzione con “fine dell’estate”. Nel periodo di Samhain si lavorava all’ultimo raccolto dell’anno e i popoli sapevano nei mesi successivi ci sarebbe stato il lungo riposo, la preparazione del nuovo raccolto, quindi ecco perché lo possiamo paragonare al Capodanno moderno: un ciclo che finisce e uno che inizia. Vista la natura altamente simbolica legata al ciclo delle stagioni, le stesse popolazioni pensavano anche che il confine tra il mondo dei vivi e dei morti diventasse sempre più sottile, tanto da creare nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre un portale tra questi due mondi.

Con l’avvento del Cristianesimo le festività e le tradizioni si sono mischiate. Il 1° novembre è rimasto con la celebrazione di Ognissanti, All Saints’ Day, in ingles, da cui il nome: “All Hallows’ Eve” (trad. “Vigilia di Ognissanti”) da cui è poi derivato Halloween. 

Ma se nell’antichità le pratiche di “dolcetto o scherzetto”, del travestimento o dell’intagliare ortaggi non contemplavano chissà quali spese, oggi per più o meno gli stessi motivi e tradizioni si può spendere una fortuna. Immaginiamo anche solo il cercare il giusto costume anno dopo anno, il comprare dolci, meglio se dalle confezioni spaventose. Ancora, pensiamo alle feste che si organizzano sempre di più in maniera diffusa.
Negli Stati Uniti si stima che per l’attuale festa di Halloween la spesa si aggiri a circa 13.1 miliardi di Dollari. Un po’ più contenuti sono stati l’anno scorso i loro cugini inglesi, che si sono tenuti sui 776 milioni di Sterline, investiti per lo più nei costumi, decorazioni e dolci, tralasciando le feste. In entrambi i Paesi circa il 70% delle persone pianifica con largo anticipo la festa, cercando di superare se stessa anno dopo anno.

E in Italia? 

Arriviamo un po’ tardi rispetto ai paesi anglofoni, ma i film e le serie tv ci hanno fatto scoprire la festa e farla nostra. Anche da noi vengono organizzate feste a tema, e sempre più bambini girano per le città o i paesi facendo il classico “dolcetto o scherzetto”. Le percentuali rimangono comunque lontane dal 70% di cui abbiamo parlato prima, perché dopotutto (e fortunatamente, aggiungerei) qui in Italia una grande fetta continua a preferire  la Commemorazione dei Defunti e la Celebrazione dei Santi in maniera più intima e rispettosa.

È comunque innegabile che il fenomeno prenderà sempre più piede, ma forse possiamo trovare il modo per distinguerci...

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