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giovedì 11 settembre 2025

#Intervista: Cristina Foresta

Faking love è l’ultimo romanzo pubblicato da Cristina Foresta, acquistabile in digitale e in cartaceo direttamente da Amazon.


La protagonista, Jamie, vede un suo sogno diventare realtà: uno dei romanzi che ha pubblicato sta per essere trasposto in un film per il grande schermo, e l’attore che è stato scelto per interpretare il protagonista è proprio lo stesso a cui si è ispirata durante la stesura del romanzo. Non fa quindi mistero di essere affascinata da Cameron, ma quando lo conosce sul set trova una persona che è l’opposto di quello che la sua fervida immaginazione credeva. Tra loro volano scintille – e anche qualche insulto – e la casa di produzione è costretta a ricorrere a un escamotage poco convenzionale per riuscire a farli convivere. Il nome e il viso di questo asso nella manica sono ciò che porterà Jamie a sentire la terra tremare sotto i piedi e il cuore battere forsennato nel petto. Forse anche lei merita il lieto fine di cui tanto ama scrivere.
 
Con una vita forse per alcuni ordinaria, Cristina ha scelto la sua personale evasione sin da giovane: la scrittura. Le storie che nascevano nella sua testa non potevano fermarsi lì, e quando il richiamo della carta si è fatto troppo forte, lei ha afferrato una penna e ha scritto. 
A distanza di anni, che le hanno concesso pratica, esperienze, errori e successi, può vantare uno stile fluido e intenso, e nulla nei suoi romanzi è lasciato al caso. Le parole sono scelte con cura, le dinamiche frizzanti e nuove, le situazioni studiate e perfezionate nel minimo dettaglio. 
Così come per il precedente romanzo, sono stata altrettanto fortunata con questo. Cristina mi ha resa partecipe di tante fasi, a partire dalla nascita dell’idea, passando per la stesura e arrivando, infine, agli slanci finali prima della pubblicazione.
Ciò che posso fare per ripagare la sua fiducia in me è dedicarle questo piccolo spazio, e far conoscere la sua penna a tutti voi.

Ciao Cristina! Prima di tutto grazie per aver dedicato un po’ di tempo a queste domande. La prima sarà banale ma ritengo sia fondamentale: quando hai capito che avevi storie da raccontare? Quando ti sei avvicinata alla scrittura per la prima volta?
 
Ciao, e grazie a te per dedicarmi un po’ del tuo tempo.
Ho sempre avuto storie da raccontare, fin da bambina. Mi ricordo che alle elementari creai una storia con le grafiche, proprio come un fumetto. Ma è con l’università che ho capito che avrei potuto condividerle con altri, ed è avvenuto grazie a un forum, che mi ha fatto conoscere il mondo delle fan fiction.
In quel momento ho capito che potevo “tradurre” le immagini che avevo in testa in parole per condividerle con altre persone, ed è lì che ho preso la decisione di buttarmi. 

Ci sono autori o autrici a cui ti ispiri particolarmente, che hai preso come modello? Quali sono, e cosa pensi che nei loro romanzi catturi il lettore? 
 
Ci sono tanti autori che stimo molto. Ma nell’ultimo periodo direi che Ali Hazelwood è lo standard, per me. Crea personaggi accattivanti, che hanno una chimica pazzesca tra loro, nonostante le storie non siano complesse. La trovo efficace nella sua semplicità, e amo il modo che ha di raccontare le vicende, mi trasporta sempre al centro dell’azione.

Il 16 giugno è uscito il tuo romanzo Faking love. Vuoi raccontare cosa ti ha ispirato, e com’è stato il processo creativo – dalla scrittura alla pubblicazione in self publishing?

Ho pensato: cosa succederebbe se il sogno di un’autrice si realizzasse, ma non andasse bene come si aspetta? E se il prestavolto dei tuoi sogni si rivelasse una delusione? Da questi punti si è sviluppata tutta la trama nella mia testa.
Il processo creativo, però, è stato diverso dagli altri, e infatti durante la stesura ho incontrato qualche difficoltà.
Sono solita aver tutto programmato, mi metto a scrivere un romanzo solo quando ho lo scheletro della trama ben delineato, anche in capitoli.
Con Faking love ho voluto provare a cambiare metodo: avevo un’idea abbastanza chiara dei macro eventi, ma non avevo definito niente nel dettaglio. Ho voluto provare ad andare a braccio ed è stata una fatica immane! Ho capito che questo metodo, con me, non funziona.
Devo avere il controllo di quello che sto scrivendo, e per averlo ho bisogno di progettare la trama anche nei più piccoli dettagli, anche se è ovvio che subirà sempre dei cambiamenti in corso d’opera.
Una volta finita la stesura, poi, mi affido alla editor, con cui lavoro al testo, e nel mentre collaboro con le grafiche per la realizzazione della cover.
Il bello del self publishing è avere la propria indipendenza, il brutto è fare tutto da soli e avere l’intera pubblicazione sulle spalle, costi di produzione e marketing compresi.

All’attivo hai due romanzi e una novella (Faking love, Midnight blue e Sei tu che alzi la temperatura), tutti acquistabili su Amazon, in digitale e cartaceo. Cos’è che ti porta ispirazione, che crea nuove trame in te? Da cosa nascono le tue idee?

Ovunque! A volte è la scena di un libro, una serie TV o un film. La leggo o la guardo e mi aspetto che vada in un determinato modo, ma poi non è così, e allora la mente si attiva: “Cosa accadrebbe se Tizio e Caio finissero in questa situazione?”
A volte basta un giro in un’altra città, uno scorcio perfetto come paesaggio e arriva la scena. Un articolo di giornale, curiosità che si trovano su internet, video di estranei in viaggio. A volte basta davvero l’interazione tra due sconosciuti sullo sfondo per far scattare la scintilla.
A volte invece attingo anche dalle mie passioni, proprio come è successo con Midnight blue. E come succederà con una delle storie future che ho in mente di raccontare.

Tempo fa hai pubblicato con una casa editrice, ma il romanzo non è più acquistabile sul mercato. Tornerà disponibile per i lettori, prima o poi?


Lo spero.
L’idea è di rimetterci mano e chiudere così il cerchio, ma fatico a trovare il tempo.
Avendo un lavoro principale il tempo per la scrittura è risicato, i progetti nuovi mi chiamano sempre, e io sono debole e cedo.
E, più semplicemente, le situazioni cambiano in continuazione e quindi devo dedicarmi ad altri progetti per forza di cose.

Vuoi – e puoi – lasciarci qualche spoiler dei tuoi futuri progetti?

Sto lavorando giusto ora alle vicende di due personaggi, di cui leggerete prima del previsto, soprattutto per i miei standard (ho i tempi molto diluiti, di solito).
Poi, dopo del meritato riposo, mi metterò all’opera su un’idea che ho molto a cuore perché tratta di una cosa che amo, ed è ambientata nel mio periodo preferito.
La verità è che di idee ne ho pure troppe, mi manca il tempo per realizzarle, purtroppo!
Ma a piccoli passi conto di realizzarle tutte.

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