Dopo numerose pubblicazioni all’attivo per lo scrittore francese Franck Thilliez, pubblicate nella collana Darkside di Fazi Editore, in Italia dal 27 maggio 2025 arriva 1991, il primissimo capitolo – il capitolo zero, a dire il vero – delle indagini di Franck Sharko, detective dell’anticrimine.
Appena trentenne, Franck Sharko è il novellino della divisione anticrimine, e in quanto tale la sua parola è quella che conta meno. Eppure, è proprio lui ad ascoltare l’uomo che insiste di voler parlare con un detective, lo segue e viene condotto sul luogo di un delitto efferato.
Delphine Escremieu è morta dissanguata dopo che è stata legata al suo letto e le sono stati bruciati i seni e i genitali con una fiamma diretta, probabilmente una di quelle utilizzate in cucina. L’assassino ha fatto sì che l’ambiente fosse sufficientemente caldo e umido perché il processo di decomposizione del cadavere fosse accelerato, le mosche proliferano nell’ambiente e nel corpo della vittima, ed è una vista non per stomaci delicati.
Solo che la vittima non è Delphine.
I genitori ne disconoscono il cadavere, quindi ora Franck e i superiori hanno a che fare con l’omicidio di una donna di cui non conoscono l’identità e la scomparsa di Delphine Escremieu che, purtroppo, pare essere proprio nelle mani del killer.
A questo killer – soprannominato il Metodico dalla squadra al lavoro sul caso – si aggiunge un caso che tormenta i detective del Quai des Orfèvres n. 36: quello delle Scomparse. Una serie di donne che sono state uccise nel sud di Parigi, il cui killer è inattivo eppure ancora a piede libero.
Il ritmo della narrazione è serrato come potrebbe esserlo una reale indagine da condursi nell’arco di pochi giorni, una corsa contro il tempo perché l’assassino non si dimostri più furbo della divisione anticrimine e batta i detective sul tempo.
È il primo libro di Franck Thilliez che ho opportunità di leggere, e sono rimasta assolutamente soddisfatta della mia scelta.
Ciò che ho apprezzato è stato l’uso di terminologia tecnica, di certo frutto di ricerche e studi, che ha reso il tutto molto più realistico, senza tuttavia appesantire il romanzo che, proprio per il ritmo incalzante e i colpi di scena a ogni pagina è tutt’altro che pesante.
L’intreccio delle due trame – la principale del Metodico, quella che fa partire tutta l’indagine, e la seconda delle Scomparse – è complesso, e il modo in cui tutti i nodi vengono al pettine è geniale, nel movente e nello sviluppo degli eventi.
Sebbene il protagonista indiscusso sia Sharko, del cui punto di vista abbiamo un’ampia visione, arricchita da riflessioni personali e da eventi al di fuori dell’indagine che sta seguendo, ogni personaggio di rilievo viene comunque introdotto adeguatamente e ha il suo piccolo momento di celebrità, i quindici minuti di fama. Ho apprezzato anche questo aspetto, cioè la capacità dell’autore di lasciare spazio e concedere un po’ di luce dei riflettori anche a personaggi “di contorno”.
Lo stile è scorrevole e le pagine – 468 in versione cartacea, poche meno in quella digitale – scivolano con facilità, un corso d’acqua con mulinelli e colpi di scena che lasciano il lettore con il fiato costantemente sospeso.
È stato un thriller avvincente dall’inizio alla fine, il mio battesimo di fuoco con Thilliez e un’eccellente aggiunta alla collana Darkside di Fazi Editore. Thilliez si rivela – per chi già lo conosce, sarà una conferma – una certezza in fatto di thriller.
Lo stile è scorrevole e le pagine – 468 in versione cartacea, poche meno in quella digitale – scivolano con facilità, un corso d’acqua con mulinelli e colpi di scena che lasciano il lettore con il fiato costantemente sospeso.
È stato un thriller avvincente dall’inizio alla fine, il mio battesimo di fuoco con Thilliez e un’eccellente aggiunta alla collana Darkside di Fazi Editore. Thilliez si rivela – per chi già lo conosce, sarà una conferma – una certezza in fatto di thriller.
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