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mercoledì 6 novembre 2024

#Cinema&SerieTv: Young Sheldon

La fine di The Big Bang Theory non mi ha scossa particolarmente, sia perché la storia era effettivamente arrivata alla fine almeno due/tre stagioni prima, sia perché nel mentre era uscito Young Sheldon, lo spino-off prequel della serie che, come esplica il titolo, affronta l’infanzia texana di Sheldon Cooper.

La fine di Young Sheldon, invece, mi ha fatta finire in uno spirale di tristezza e malinconia che non sono riuscita a scrivere o leggere per due giorni. Chi mi conosce sa quanto questo sia alquanto strano.
In leggero ritardo sulla mia personale tabella di marcia, eccomi qui a parlare di Young Sheldon.

Attenzione: questo articolo non conterrà grandi spoiler di Young Sheldon, ma saranno inevitabili quelli su The Big Bang Theory.
 
Inutile descrivere il personaggio di Sheldon Cooper, interpretato nella serie originale da Jim Parsons e che in Young Sheldon presta la voce nel ruolo di narratore. Il lui bambino, invece, è interpretato dal talentuoso Iain Armitage il quale si è calato così bene nel ruolo da incarnarlo alla perfezione.

Il piccolo vive nel Texas orientale, nella finta cittadina di Medford, insieme alla sua famiglia composta dalla madre Mary (Zoe Perry, figlia di Laurie Metcalf che interpreta lo stesso ruolo in TBBT), il padre George (Lance Barber), il fratello maggiore George Junior, chiamato Georgie (Montana Jordan) e la sorella gemella Melissa “Missy” (Raegan Revord). Davanti alla loro casa vive la nonnina Costance “Connie” (Annie Potts).

A soli nove anni il piccolo genio comincia il liceo e questo creerà non pochi problemi alla famiglia che, soprattutto agli occhi degli altri due fratelli, farà ruotare tutto attorno agli obiettivi e il volere di Sheldon, dal carattere già piuttosto arrogante e superbo. Se in The Big Bang Theory la sua umanità verrà fuori stagione dopo stagione, in Young Sheldon è sapientemente nascosta, seppur si noti l’enorme amore che lo lega alla sua famiglia.
Segue la devota Mary in chiesa e al catechismo non perché creda in Dio, ma perché crede nella mamma, cerca di legare con il padre George, allenatore di football al liceo e con il quale ha veramente poco in comune, non si nega ad aiutare Missy sia nei compiti che quando glielo chiede esplicitamente nella sua vita privata, e arriva ad avvicinarsi persino con Georgie, con il quale all’inizio non ha nessun tipo di legame. Si fida ciecamente della burbera, maliziosa, iconica nonnina, anche se lei mente di continuo e stringe una forte amicizia con i professori universitari John Sturgis (Wallace Shawn) e il dottor Linkletter (Ed Begley Jr.).

In TBBT erano tante le cose che non riuscivamo a capire di Sheldon, sulle quali ridevamo forse più per presa in giro che per empatia, ma grazie a Young Sheldon ci viene spiegata ogni (o quasi) sua fissazione, fobia, ansia sociale passione, persino il suo astio per l’ingegneria, rendendolo molto più umano e sentimentale. Provate a rivedervi la serie originale dopo questa, scommetto che vi cambierà tutto.

Sheldon cresce tra scienza, discussioni teologiche con il pastore Jeff (Matt Hobby), e vicende famigliari, e noi impariamo a conoscere approfonditamente il personaggio che più abbiamo amato in The Big Bang Theory. Una serie ironica ma emotiva, che ci fa rispettare l’enorme cambiamento che ha intrapreso, soprattutto con l’entrata in scena della sua fidanzata e poi moglie Amy Farrah Fowler (Mayim Bialik).

Sheldon è un buono, direi estremamente buono, dal potere illimitato quando si parla di scienza, ma con tutti gli altri limiti che può comportare la sindrome di Asperger (mai ufficializzata)e che nonostante tutto decide di abbattere prima per amore della sua famiglia, poi per quello dei suoi amici, che diverranno la sua seconda famiglia. Quando, poi, in questa serie si affronta la morte del padre George, vi sfido a trattenere le lacrime proprio per la sua reazione emotiva, pur rimanendo fedele al personaggio.

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