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giovedì 21 agosto 2025

#Spettacolo: Come un viaggiatore nella notte

In occasione del Giubileo dei Giovani tenutosi a Roma dal 28 luglio al 3 agosto 2025, all’Auditorium della Conciliazione nelle date del 30 e 31 luglio è andato in scena l’oratorio “Come un viaggiatore nella notte”, ispirato alla figura dell’esploratore e religioso Charles de Foucauld (1858-1916), proclamato beato da papa Benedetto XVI nel 2005 e canonizzato da papa Francesco nel 2022. Lo spettacolo è nato proprio in occasione della canonizzazione, e le due repliche sono state fortemente volute e promosse in questi giorni dalla Conferenza Episcopale Francese e dall’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede.

Descrivere in uno spettacolo la vita di un personaggio complesso come de Foucauld non deve essere stato semplice, ma l’intenzione è riuscita alla perfezione tanto da aver coniugato l’intrattenimento a una vera e propria catechesi che ha catturato l’anima e il cuore degli spettatori provenienti da tutto il mondo – letteralmente, visto l’ingresso gratuito – con particolare attenzione per il pubblico francese.

Il testo e musiche sono di Marcello Bronzetti (ilFedeleamato) con la collaborazione di Andrea Mandonico e Monsignor Paolo Ricciardi.
Coro e orchestra “Fideles et Amati” diretti dalla Maestra Tina Vasaturo.
Interpreti: Fabio Fois, Fatima Lucarini, Lamberto Allegritti, Laura Ferrari, Rossella Mirabelli e Chiara Tettoni.

La sfida più grande è stata rendere la sua interiorità senza cedere nei cliché. Charles de Foucauld non è un personaggio ‘facile’, ha una profondità che rischia di sfuggire se la si racconta in modo troppo superficiale. Ho dovuto cercare di farmi ‘voce’ di un’anima, con rispetto e delicatezza e questo richiede di metterci dentro tutta la propria emozione.

- Fabio Fois, interprete di Charles de Foucauld

Charles de Foucauld non nasce come religioso, anzi. Da bambino perde i genitori e viene affidato al nonno materno che lo iscrive all’Accademia Militare di Saint-Cyr. Quando il nonno viene a mancare, nel 1878, de Foucauld ha vent’anni ed eredita l’intera fortuna di famiglia che dilapida in poco tempo.
Poco incline agli studi e molto ai viaggi, alla bella vita e alle donne, sa perfettamente che la carriera militare non fa per lui così decide di diventare un esploratore e parte per le spedizioni geografiche in Marocco dove, avendo come guida il rabbino Mardochéè Aby Serour, impara l’arabo e l’ebraico.
Quando torna in Francia sente per la prima volta un forte bisogno di conoscere Dio e lo ricerca disperatamente trovandolo in Palestina, a Nazareth, dove decide di vivere nel modo più possibile vicino a quella che era la vita di Gesù.
I suoi giorni sono scanditi dal lavoro, l’assistenza ai più bisognosi ma soprattutto le tantissime ore di meditazione e preghiera. Proprio per il suo carattere e i suoi carismi, Charles de Foucauld viene considerato da ogni abitante un fratello, non importa se di credo diverso.
Quando il 1° dicembre 1916 viene ucciso da dei predoni, lascia un grande vuoto nella comunità ma allo stesso tempo la consapevolezza che nulla nella sua vita è stato vano: ogni suo giorno è divenuto un insegnamento che vive ancora dentro di noi.

Penso che il messaggio più bello sia che vale la pena vivere per qualcosa più grande di sé. Charles de Foucauld invita a essere autentici, a restare coerenti, ad amare davvero. Ai giovani direi: ‘Non abbiate paura di fermarvi e ascoltarvi, perché nel silenzio a volte arrivano le risposte più vere e luminose.’

- Fabio Fois, interprete di Charles de Foucauld

Come accennato nell’introduzione, non è certo facile parlare di Charles de Foucauld, io stessa mi sono ritrovata in difficoltà a riassumere la sua vita. Ma da spettatrice di “Come un viaggiatore nella notte” sono stata totalmente assorbita da ogni interprete. Le emozioni sono state sentite tantissimo per prima cosa sul palco e solo così sono potute arrivate a noi come un’ondata che ha raggiunto gli ultimi posti dell’Auditorium permeando d’amore la sala e toccando le corde e dell’animo dei presenti, che certo sapranno portare almeno un po’ dell’esempio di de Foucauld nella propria vita. Perché non importa quanto si ha sbagliato, quanto si ha voltato le spalle al bene: ogni momento è quello giusto per decidere di conoscere il vero Dio e camminare con Lui per la via dell’Amore.

Quello che mi è rimasto più impresso è la sua semplicità estrema e il coraggio di viverla fino in fondo. Non ha cercato gesti clamorosi, ma ha scelto di vivere in silenzio amando ogni giorno nella concretezza e nelle piccole cose. Mi colpisce come abbia saputo trasformare il deserto (fuori e dentro di sé) in un luogo pieno di vita e di incontro.


- Fabio Fois, interprete di Charles de Foucauld

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