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giovedì 12 giugno 2025

#Cinema&SerieTv: Cloud Atlas

Finalmente, dopo anni, sono riuscita a recuperare 
Cloud Atlas film capolavoro del 2012, tratto dal romanzo omonimo (in italiano: “L’atlante delle nuvole”) del 2004, scritto da David Mitchell.
Mi chiedo ancora, guardando al cast, alla trama e alla sceneggiatura come questo film abbia fatto fiasco, ma forse la risposta risiede proprio nel film stesso…

Alla regia vediamo Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer; è loro anche la sceneggiatura. 

Un’epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro, come una sola anima è trasformata da un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si insinua nei secoli sino ad ispirare una rivoluzione.

Questa è la sinossi del film che ci fa già capire quanto sarà diverso da tutti gli altri che abbiamo visto. La trama, infatti, si intreccia in sei differenti storie, ambientate in sei luoghi ed epoche differenti, con personaggi che si incontrano e rincontrano in nuove vesti. Cosa le accomuna? Questa è una domanda che ci accompagna per tutto il film.
Ad appassionarci è anche il modo in cui ogni storia viene raccontata (così come nel libro): ognuna con un genere diverso.

Il Diario dal Pacifico di Adam Ewing (1849)


Adam Ewing (Jim Sturgess) è un avvocato di San Francisco che si imbarca in un viaggio verso le Isole Chatham perché lavora per il suocero Haskell Moore (Hugo Weaving) e deve concludere un contratto commerciale tra questo e il reverendo Gilles Horrox (Hugh Grant).
La vita sull’isola è completamente diversa da quella a San Francisco, infatti Adam si imbatte spesso negli schiavi Moriori e rimane colpito da Autua (David Gyasi) che in quel momento viene fustigato, non si sa per quale motivo.
Quando Adam riparte verso casa, nella nave si nasconde lo stesso Autua che, scoperto dall’avvocato, cerca di convincerlo a mantenere il silenzio, così da poter scappare. Adam non ci sta, ma lo aiuta a integrarsi nell’equipaggio del capitano da uomo libero.
Durante il viaggio, però, Adam avverte i sintomi di una grave infezione provocata da un verme parassita ed è costretto a lungo nella cuccetta, aiutato dal medico e amico Henry Goose (Tom Hanks). Nella realtà è lo stesso medico che lo avvelena e Adam verrà salvato proprio da Autua.
Di ritorno a casa sano e salvo, si ricongiunge con la moglie Tilda (Bae Doona) e insieme decidono di andare contro il padre di lei e di unirsi al movimento abolizionista.
Nel libro questo racconto è scritto sottoforma di diario di bordo.

Lettere da Zedelghem (1936)


Ora stiamo in Scozia, Robert Frobisher (Ben Whishaw) è un giovane musicista innamorato di Rufus Sixsmith (James D’Arcy). Per forza di cose la relazione tra i due è nascosta dalla società ma quando sono lontani non smettono mai di aggiornarsi sulla loro vita, mandandosi delle lettere.
Robert diventa copista per il compositore Vyvyan Ayrs (Jim Broadbent) che ormai anziano non riesce a scrivere da sé le sue composizioni.
Durante il soggiorno nella casa di Ayrs, Robert intrattiene una relazione sessuale con la moglie di lui Jocasta (Halle Berry), legge il diario di bordo di Adam Ewing, ma soprattutto compone un Sestesso dal titolo “Atlante delle Nuvole”, che Ayrs stesso sostiene sia un capolavoro. L’opera è così grande che il vecchio vuole rubargliela, minacciando il giovane di rivelare al mondo la sua bisessualità (all’epoca considerata reato).
Tra una minaccia e l’altra, Robert spara a Vyvyan, ma questo non muore e, anzi, gli starà per tutto il tempo con il fiato sul collo. Tornato nel suo albergo, Robert si suicida. Sarà proprio Sixsmith a trovare il corpo.
Nel romanzo questa parte è di genere epistolare.

Mezze Vite – Il Primo Caso di Luisa Rey (1973)


Torniamo a San Francisco: Luisa Rey (Halle Berry) è una giornalista che rimane bloccata in un ascensore insieme a Rufus Sixsmith, ormai anziano. Sappiamo che nel corso della sua vita è divenuto un fisico nucleare. I due, parlando, tirano fuori la storia della nuova centrale nucleare voluta e gestita da Lloyd Hooks (Hugh Grant). Dietro c’è molto marcio: Hooks vuole provocare un incidente nucleare, Sixsmith ne è certo ed è intenzionato a dare tutte le prove a Luisa, ma gli rimane impossibile perché viene ucciso da Bill Smoke (Hugo Weaving), mandato da Hooks. La giornalista trova il corpo e anche le lettere che il defunto si era scambiato con l’amante del tempo, Frobisher.
Rey, incuriosita da questa storia, cerca nei negozi di musica la composizione “L’Atlante delle Nuvole” e, anche se era la prima volta che l’ascoltava in quella vita, sente di averla già sentita da qualche parte… Non curante del pericolo, continua a indagare – proprio come avrebbe fatto suo padre – e conosce Isaac Sachs (Tom Hanks), che lavora alla centrale e le consegna una copia dei documenti di Sixsmith.
A seguito di ciò Smoke posiziona una bomba sull’aereo di linea che Sachs ha preso; questa esplode in volo mentre – sempre Smoke – insegue con la macchina Rey lungo la strada e la fa precipitare in un fiume.
Luisa si salva, torna a casa e trova nel suo appartamento Joe Napier (Keith David) che sì, lavora nella centrale nucleare come capo della sicurezza, ma in realtà vuole aiutare Luisa perché figlia di un suo ex commilitone nella Guerra di Corea. Ancora una volta Smoke tenta di uccidere Luisa, ma è Joe a salvarla, uccidendo a sua volta Smoke.
Luisa può così pubblicare la storia.
Il genere di questa storia è thriller.

La tremenda ordalia di Timothy Cavendish (2012)


Londra. Timothy Cavendish (Jim Broadbent) è un anziano editore che cura la campagna pubblicitaria dell’ultimo libro di Dermot Hoggins (Tom Hanks), autore criminale. Durante la presentazione del romanzo Hoggins litiga con un critico letterario e lo butta giù da un palazzo. L’omicida finisce così in galera ma allo stesso tempo diventa un autore di best seller, perché il libro ha un’impennata di vendite. Timothy diventa così ricco ed è deciso a godersi la vita… almeno fino a quando i fratelli Hoggins decidono che è arrivato il momento di prendersi la parte di Dermot (e non molto con le buone).
Cavendish, convinto di avere abbastanza denaro per accontentarli, scopre che non gli è rimasto più nulla, così è costretto a chiedere l’aiuto del suo ricco fratello Denholme (Hugh Grant). Per vendetta di un torto passato, però, questo lo fa rinchiudere in una casa di riposo in Scozia (era la casa di Ayrs) dalla quale Timothy scapperà con non poche risate.
Tornato alla libertà si ricongiunge con Ursula (Susan Sarandon), suo amore giovanile.
Quando legge le vicende di Luisa Rey, decide di scrivere una sceneggiatura di quanto è successo, rendendola un film.
Il genere di questa parte è di romanzo autobiografico ironico.

Il Verbo di Sonmi-451 (2144)


Siamo in una megalopoli dispotica chiamata Nuova Seoul, in Corea del Sud. Qui gli abitanti si dividono in “artifici” ed esseri umani. I primi sono dei cloni, nati per essere trattati come oggetti. Sono quindi sfruttati e schiavi. Gli esseri umani sono umani, e godono di pieni diritti, persino quelli di fare violenza sugli artifici.
Sonmi-451 (Bae Doona) lavora in un fast food con altri artifici, tutti identici. La sua vita scorre tranquilla finché Hae-Joo Chang (Jim Sturgess) la prende con sé e la libera. Chang fa parte dei ribelli, intenzionati a cambiare le cose e a far vivere gli artifici al pari degli umani.
Chang e Sonmi-451 si innamorano, lei decide di unirsi alla causa e si trasferisce alle Hawaii dove registra il manifesto della ribellione.
I Coercitori, però, non tardano ad arrivare: Chang muore in uno scontro, mentre Sonmi-451 viene arrestata. Durante l’interrogatorio prima della sua condanna a morte, Sonmi-451 dichiara che non ha paura di morire, perché la morte è solo una porta che si apre ad altro, e questo non significa che la Ribellione sarà smorzata, anzi, è destinata a riuscire.
Anche qui vi è il legame con la trama precedente: Chang e Sonmi-451, infatti, guardano insieme il film tratto dalla vita di Timothy Cavendish.
Il genere è futuristico-distopico.

Sloosha Crossing e tutto il resto (2321)

Dopo un olocausto nucleare, l’umanità è tornata a vivere in modo primitivo. Nella Valle vi è una tribù che venera Sonmi-451, prendendo per divino tutte le parole che lei ha lasciato ai posteri. Zachry (Tom Hanks) vive con la sorella e la nipotina Catkin, dopo che il cognato è morto insieme a suo figlio.
Un giorno viene a fare visita alla tribù Meronyma (Halle Berry), della società più avanzata “Prescienti”, proveniente da un altro pianeta. Con la sua tecnologia salva Catkin da un avvelenamento e per ringraziarla, Zachry accetta di accompagnare Meronyma alla sommità del monte Mauna Kea: luogo temuto da tutti perché sede del “diavolo”. Nella realtà è la base di un lancio spaziale, dal quale Meronyma può lanciare un allarme di soccorso ad altre colonie spaziali.
Lungo il cammino Zachry è tormentato dalla visione di demoni, che lo tentano per uccidere Meronyma, ma quando lei gli rivela della vera natura di Sonmi-451, questi spariscono.
Zachry torna alla Valle, che vede distrutta perché attaccata dai Kona. Si è salvata solo Catkin, che nel frattempo si era nascosta in casa. Zachry affronta i nemici rimasti ancora in giro, in un violento combattimento, dove vince con l’aiuto di Meronyma. Tornata la serenità, tutti e tre possono partire con i Prescienti verso un nuovo pianeta.
Il genere è post apocalittico, con Zachry anziano che racconta le vicende del passato attorno a un fuoco, con i suoi nipoti come pubblico.

Ogni storia è collegata all’altra, ogni personaggio ha già vissuto nella trama precedente (molti anche solo come comparse), in un film che tratta della reincarnazione dal punto di vista del karma, del dharma, o dei destini incrociati. Ma se non fosse la reincarnazione il tema trattato? Se fosse più questione di viaggi spazio-tempo che facciamo in modo inconscio? 
Consiglio di vederlo assolutamente, soprattutto se si è appassionati di questo argomento... 

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