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giovedì 22 maggio 2025

#Documentari: The Antisocial Network - La Macchina della Disinformazione

Vi siete mai chiesti come nascono i complotti? La risposta, forse, potrebbe essere così banale da togliere tutta la magia che si nasconde dietro di essi: famiglie più o meno anonime che gestiscono le sorti dell’umanità intera, razze aliene che ci controllano fin dall’alba dei tempi, gente dei poteri forti che succhia le nostre energie vitali… insomma, è oggettivo che queste opzioni fantasiose siano molto più interessanti rispetto alla realtà, che di per sé è sempre abbastanza banale e noiosa.


Noi esseri umani abbiamo bisogno di drammi – lo vediamo anche nella nostra vita privata – di mettere un (bel) po’ di pepe in ogni cosa che facciamo, fino a creare delle teorie del complotto basate sull’ironia che, però, possono essere prese sul serio da chi si annoia più di noi.

Da questo nasce il documentario NetflixThe Antisocial Network – La Macchina della Disinformazione” dove, dalle parole dei diretti interessati, scopriamo come e perché certe teorie hanno fatto il giro del mondo e sono state fondamentali nell’ultimo lustro per la politica statunitense, di conseguenza anche per quella mondiale.
 
All’inizio Internet era il luogo fantastico dove in completo anonimato potevi dire quello che volevi.
Nessuno sapeva chi eri, da dove digitavi e potevi inventarti una vita o passare dall’essere un emarginato nella realtà a una star divertente del web.

Così nasce la piattaforma di 4chan, più nota come Q, con una comunità di migliaia di account che condividevano meme divertenti scavando sempre più nel dark humour. Questo tipo di umorismo nel 2008 dà vita a un gruppo – chiamato poi dai media Anonymous – di hacker attivisti volti alla difesa della libertà di espressione e in lotta contro la corruzione e i poteri forti.
Quando l’FBI comincia a indagare su di loro e li sgama, il gruppo si scioglie ma i suoi emulatori continuano, dividendosi in chi vuole continuare con questi ideali e chi, invece, vuole solo divertirsi. Oggi si dice: lo fa solo per meme.
I secondi sono più numerosi, così il sito si è trasformato in uno di pseudo informazione, dove sotto la facciata di attacchi hacker, si portava alla luce segreti di stato inventati di sana pianta da… adolescenti, per lo più.

Vi ricordate quando i nostri genitori ci dicevano di non parlare con gli sconosciuti? Ecco, lo stesso vale per Internet: non bisogna credere a tutto quello che si legge lì.

Come in un effetto tsunami, 4chan diventa sempre più di estrema destra, riportando notizie assurde su come personaggi famosi e politici schierati a sinistra siano attratti dai bambini, dal bere sangue umano per mantenersi giovani, e di come solo una persona può salvare tutto questo: Donald Trump. Ciò a cui non erano decisamente preparati era la credulità della gente che, organizzandosi, ha dato vita all’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021.
Gli ex adolescenti annoiati ammettono le loro colpe, ora consapevoli di quanto hanno creato e alcuni di loro si dicono pronti a riprendere l’attività di hacker al servizio di Giustizia, ma quella vera.

In un mondo social dove grandi miliardari spendono i loro soldi per propaganda sempre più di estrema destra, capire davvero se una notizia sia falsa o vera sarà sempre più difficile… nel dubbio: non credete a nulla che non abbiate visto voi per primi.

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