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lunedì 30 novembre 2020

#Pensieri: Quanti vorrebbero un'amica come Rory Gilmore?


Non c’è una serie tv che mi ha appassionata tanto e quanto “Una mamma per amica”, “Gilmore’s Girls” nel suo titolo originale. Non ho mai perso una puntata, ho consumato i dvd, e ho sempre rivisto le repliche alla televisione, registrandole se non potevo guardarle nell’orario di trasmissione. Da quando è approdata su Netflix, la riguardo a ripetizione arrivando anche a tre re-watch in un anno.


So le puntate, i dialoghi, le scene a memoria, tanto che riesco riconoscere il titolo della puntata da una frase o un fotogramma. Insomma, sono una fissata, non lo metto in dubbio. Ho ovviamente i miei personaggi preferiti: Lorelai e Jess, e spesso mi chiedo quanti di questi personaggi inventati vorrei nella mia vita.

Partiamo da Rory Gilmore: la vorrei come amica? La vediamo timida, indifesa e sempre giusta, ma i suoi comportamenti indicano altro. Giudica, ha sempre il dito puntato. Non a caso gli articoli che le riescono meglio sono gli stessi in cui ferisce e manca di rispetto. Senza mai prendersi la responsabilità, anzi, ci gode e continua.

Si erge su un piedistallo e snobba gli altri. Forse le è stato ripetuto troppe volte quanto sia brava e bella, al punto che si crede migliore degli altri. Rifiuta lavori perché non li reputa alla sua altezza, aspetta solo le chiamate dai grandi, ma quando arrivano, viene rifiutata. Ovviamente comincia a lagnarsi per intere puntate, ma non si fa mai un esame di coscienza.

Nei quattro mini film la vediamo ormai trentenne a ripetere sempre gli stessi errori. La società la ripudia e invece di scendere da quel piedistallo, continua a disprezzare un giornale online che la chiama per un colloquio, o la “gang dei trentenni”, cioè dei ragazzi suoi coetanei che come lei non hanno ancora centrato l’obiettivo della vita. Perché si sente tanto superiore a loro?

Manda avanti le relazioni solo finché le servono. Nonostante i nonni umilino sempre la madre, lei sembra assecondarli, per il gran peso che il cognome Gilmore porta.

Come prima relazione stabile sceglie Dean, che poi lascia dopo che lui le dice: “Ti amo”. Fa passare il ragazzo per il cattivo, non ammettendo le sue colpe. Torna con Dean e rimane con lui nonostante sia innamorata di Jess. Umilia Dean giorno dopo giorno, continuando a stare con lui fino a quando il ragazzo, agonizzante psicologicamente, la lascia davanti a tutti. Anche qui è lui il cattivo, Rory piange tra le braccia di Lorelai, ma dopo qualche minuto si mette già con Jess.

Relazione che dura poco, (Karma, mia piccola Rory) e che la lascia da sola per l’intero primo anno di college. Dean si è rifatto invece una vita, è sposato con Lindsay, il matrimonio però non va come dovrebbe. Rory decide di prendere la palla al balzo e perdere la verginità con Dean, ormai uomo sposato. Ma anche qui, lei non si assume le sue responsabilità e Lindsay diventa la cattiva, quella che le ha rubato Dean. Forse Rory soffre di un disturbo della memoria, o non si spiega come possa essere giunta a una conclusione del genere.

Quando si accorge che Dean non è al suo livello, che mai le potrà offrire cene a Parigi, viaggi con jet privati, o weekend all’altro capo del mondo, lo lascia preferendo Logan: ereditiere della Huntzberger Publishing Company, colosso dell’informazione nazionale. Non tanto strano per un’aspirante giornalista arrivista, non trovate?

Anche qui, lo sfrutta per due anni, fino a quando ha l’illusione di potercela fare anche da sola. Rifiuta la proposta di matrimonio di Logan mascherando il suo no per “girls power”. Nonostante passi l’intera estate a seguire la campagna elettorale di Obama, scopriamo dai mini film che non riesce nel suo intento di diventare giornalista. E indovinate di chi diviene l’amante? Di Logan, ma certo. Quale donna femminista si tiene un uomo al guinzaglio perché non riesce a scalare la vetta? Rory, ovviamente.

Non reputa Paris come sua migliore amica, anche se la tiene molto stretta, viste le sue conoscenze. È Lane Kim che ha questo privilegio. Lane desidera sfondare nella musica, è un’ottima batterista e ha una sua band. Mi è sempre venuto da chiedere: come mai Rory sfrutta per sé le conoscenze di Logan e dei nonni senza pensarci un attimo, e non offre lo stesso aiuto a Lane? Come mai accetta senza esitazione viaggi in Europa in alberghi costosi, e non chiede alla nonna di portare anche la sua migliore amica? Eppure sarebbe facile, basterebbe chiedere: “Hey Logan, cari nonni, visto che potete arrivare a tutti, avete qualche discografico tra i contatti da poter far conoscere a Lane?”.

Sono convinta che Rory sia amica di Lane solo perché si sente superiore a lei. Si sente in pace con se stessa perché anche Lane non riesce a realizzarsi nella musica. Peccato che Rory rimane l’immatura ragazzina di provincia nonostante le conoscenze, i mezzi e i viaggi in giro per il mondo.

Lane, invece, ha un matrimonio saldo, ha dei figli, ottiene un buon rapporto con la madre dopo molte peripezie, arriva dove voleva arrivare senza mai perdere di vista la musica.

E voi? Vorreste un’amica sputasentenze, immatura, calcolatrice, infedele che nasconde tutti questi attributi in uno sguardo dolce e ammaliante? O preferite un tipo più alla Paris, che dice le cose chiaro e tondo?  

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