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lunedì 8 giugno 2020

#Libri: La cucitrice di sogni

Non ho un motivo particolare che mi spinge a scegliere un libro: a guidarmi sono le emozioni che provo guardandoli sugli scaffali. Se camminando in una libreria, o scorrendo pigramente il dito sullo schermo del Kindle, trovo un titolo che mi dà sensazioni particolari, lo prendo. Non ci penso su, non leggo la trama, non vedo il genere. È così e basta. Col passare del tempo mi sono accorta che ogni libro scelto in questo modo si collega perfettamente col periodo che sto vivendo, come due pezzi di un puzzle che si incastrano alla perfezione. Il libro scelto ha sempre un messaggio per me, è sempre la risposta a tutte le mie domande.
La storia è piena di sognatori, e a maggior ragione lo è la vita. Tante persone sconosciute ai libri di storia che mettendosi in contatto le une con le altre, riescono a far cambiare il modo di pensare alla società, danno speranza agli sconosciuti e spronano amici, famigliari e conoscenti a inseguire i propri sogni.
Antonia, Valentina e Celeste fanno proprio questo. Vivono in epoche diverse, vivono in luoghi diversi, eppure sono tutte e tre collegate da un legame d’anime. Partono con una passione comune, un talento innato, che le porterà a inseguire il sogno della loro vita: danzare.
Ma un sogno può non essere lo stesso per tutta la vita, può cambiare, può avverarsi in situazioni e luoghi che non avremmo mai immaginato. Dalla Toscana ci si può ritrovare nella fredda Russia, per poi andare nella romantica Francia e tornare nel cuore dell’Italia.
La vita è imprevedibile, è una continua trasformazione, è una crescita che non ha fine. Ma è solo quando siamo totalmente in contatto con le nostre radici, che possiamo puntare gli occhi verso il cielo e seguire il sogno.
La differenza tra sogno e obiettivo sta tutta nei passi che facciamo per realizzarlo: quando è un’idea nella nostra testa è immateriale, ma quando sacrifichiamo una parte di noi, quando con disciplina studiamo il modo per poterlo avverare, ecco che prende materia, che si trasforma in un obiettivo.

“Come in cielo, così in terra.”

È una frase che ho sempre sentito molto mia. Al di là del significato teologico, è una delle tante frasi motivazionali che mi spronano a rendere realtà qualcosa che ho solo immaginato.
La voglia di crescere e trovarsi di Celeste è la stessa che abbiamo tutti noi quando caparbiamente ci mettiamo in testa qualcosa e non molliamo finché non la otteniamo; Valentina siamo noi quando quasi ci annulliamo solo perché non vogliamo deludere una figura importante, per poi svegliarci e avere il coraggio di abbandonare una parte fondamentale di noi per poter andare avanti; Antonia è la speranza di arrivare in alto partendo dal basso, è la forza di cambiare strada quando un percorso ci fa perdere il senso di noi stessi.

Le persone sono molto più banali di ciò che sembrano e, quando incontrano qualcuno che è straordinario, cercano in tutti i modi di portarlo al proprio livello, per avvicinarlo alla semplicità delle loro vite.

Non esistono sogni, o obiettivi, impossibili. Esistono solo persone che cercano di allontanarci il più possibile dal traguardo, solo perché non sono mai riusciti a raggiungerlo o perché non hanno mai avuto chi lottasse assieme a loro.
Antonia, Valentina e Celeste senza essersi mai conosciute o incontrate, hanno lottato una per l’altra. Tre donne inconsapevoli di essere così tanto legate nonostante lo spazio e il tempo.
Un libro che mi è stato di profonda ispirazione, e che mi ha dato la forza per combattere nonostante lo spazio e il tempo.
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